L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo e in particolar modo su Stulac.
Non si sa ancora se sarà rivoluzione totale come a Venezia ma anche con il Sadtirol Eugenio Corini potrebbe di nuovo adottare cambiamenti a centrocampo. Nella trasferta vincente in Laguna a tutttè saltato all’occhio lo stravolgimento voluto dall’allenatore del Palermo che ha cambiato tutti e tre gli interpreti della linea mediana rispetto alla pari del Barbera persa contro il Cosenza.
È vero che si trattava di due turni ravvicinati, ma quello che a pochi minuti dall’inizio della partita con il Venezia è sembrato un azzardo alla fine si è rivelato una mossa vincente. Anche dal punto di vista tattico, perché al Penzo, più che il classico 4-3-3 impiegato da Corni fino ad oggi è sembrato di vedere a più riprese un 4-2-3-1 con Gomes e Coulibaly davanti alla difesa e Vasic libero di agire più vicino alla trequarti.
La mossa probabilmente ha sorpreso il Venezia ma domani arriva un altro tipo di avversario. L’identità del Sudtirol di Bisoli è ormai riconosciuta dalla scorsa stagione con un 4-4-1-1 tendenzialmente più rivolto, in primo luogo, a non prenderle. Dunque. Corini dovrebbe formare a fare ricorso a qualche geometria in più in mezzo al campo che ai muscoli per scardinare li muro che vem similmente erigerà Bisoli. Ecco perché Stulac è pronto a riprendere in mano la regia del centrocampo dopo aver riposato nella trasferta di Venezia. Stulac, inoltre, è uno dei principali uomini designati per i calci da fermo e piazzati, un’arma fino ad ora sfruttata bene dai rosanero e che contro una squadra come il Sudtirol che concede poco può rivelarsi determinante.