Gazzetta dello Sport: “Addio effetto Barbera, fuori casa il Palermo gioca meglio”
Il Palermo in casa non sa più vincere: solo due i successi in queste prime 14 giornate al “Renzo Barbera” contro Genoa e Chievo, tre se contiamo la coppa Italia contro l’Avellino. Altrettante quelle fuori casa, ma oltre alle vittorie fuori le mura amiche sono arrivati anche molti pareggi. Di questo parla l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”. Ecco quanto si legge: “Può il peggior Palermo casalingo della storia risultare allo stesso tempo il miglior Palermo esterno degli ultimi cinque anni? Sì, può. Nello psicodramma rosanero – tra epurazioni interne, risse social, contestazioni ultrà ed eliminazioni shock – c’è spazio anche per un incredibile paradosso. Da una parte infatti le 5 sconfitte subite al Barbera tra campionato (4) e Coppa Italia rappresentano il più brutto bottino di sempre del club di viale del Fante nel primo trimestre stagionale (negli anni in cui ha disputato la Serie A), dall’altra i 7 punti raccolti fuori casa garantiscono il primato dell’ultimo lustro e in generale una delle migliori partenze in A dell’era Zamparini. ADDIO EFFETTO BARBERA Pessimi in casa, discreti fuori. Dottor Jekyll e Mister Hyde? Non esattamente, ma quasi. A prescindere dal cambio tecnico e di modulo resta quindi imperscrutabile la reale natura di una squadra capace di beccare tre gol in casa dall’Alessandria dieci giorni dopo aver colto un buon pari sul campo della Lazio (che magari sarà pure in crisi ma che è pur sempre un club di Serie A). Che l’effetto Barbera fosse evaporato in questo bizzarro inizio campionato se n’era già avuto sentore qualche settimana fa (dopo i k.o. con Sassuolo e Roma). Le sconfitte interne con Empoli, Juve e Alessandria l’hanno poi confermato: questo Palermo ha paura di giocare in casa. Subisce gli avversari più forti e non riesce a sottomettere quelli più deboli (o di pari valore), concretizza poco sotto porta e incassa troppi gol. O Non era mai successo che a inizio dicembre i rosanero avessero perso così tante volte nel proprio stadio, 5. L’anno scorso ad esempio avevano subìto solo due k.o. e il precedente record negativo risaliva al 2006-2007 (due sconfitte in campionato, una in Coppa Italia e una in Europa League, 4 in totale). Questo Palermo fa peggio persino di quello della retrocessione del 2012-13. Prima dell’avvento di Zamparini invece l’effetto Favorita esisteva, eccome: in casa leoni, fuori… meno. FUORI È MEGLIO L’Atalanta però non prenda sottogamba l’impegno: lontano dalla Sicilia, infatti, il Palermo 2015-16 gioca più sereno e ottiene buoni risultati. Ad eccezione del 2-0 senza storia di Napoli, Sorrentino e compagni hanno sempre lottato ottenendo due vittorie (contro Udinese e Bologna) e un pareggio (con la Lazio) per un totale di 7 punti, miglior partenza degli ultimi anni. Bisogna risalire alla stagione 2010-’11 per trovare uno score migliore: Pastore e Ilicic fanno magie a iosa e il Palermo ne vince tre su sei contro Juventus, Fiorentina e Cesena”.