Gazzetta dello Sport: “A Zurigo si fa la nuova Fifa, Infantino a caccia dello sceicco. Ecco tutti i candidati…”

“La notte prima degli esami è sempre la più enigmatica, figurarsi quella che precede un’elezione così. Non c’è un nome praticamente sicuro di vincere, quale era un tempo Sepp Blatter e quale sarebbe stato Michel Platini: sembra fantascienza, ma i due sono tagliati fuori. Invece, nell’incredibile vuoto di potere, c’è un gruppo di 5 candidati. Vero che alla fine se la giocheranno in 2, il potente sceicco del Bahrein Salman Al-Khalifa e il segretario Uefa Gianni Infantino, e che il primo sembra favorito. Ma nelle ultime ore succede sempre qualcosa. Tipo che il Brasile, dopo aver dichiarato con tutto il Sudamerica il sostegno a Infantino, lasci intendere che potrebbe cambiare idea, e virare sullo sceicco, per poi smentire: messaggi cifrati? Cruciale sarà l’Africa, i cui 54 voti possono spostare il risultato. L’impressione è che, stasera, sarà comunque una svolta per il futuro del calcio. SISTEMA DI VOTO Cinque nomi per una poltrona, ma nessuna chance per il dirigente francese Jerome Champagne e per il ricco imprenditore sudafricano Tokyo Sexwale. Fuori dai giochi, ma con un serbatoio di venti/trenta voti che chissà dove andranno a finire, anche il principe giordano Ali, sconfitto da Blatter a maggio. Il regolamento prevede un primo voto a maggioranza qualificata (due terzi dei votanti, quindi 138 su 207); e poi una serie di altre votazioni nelle quali basterà il 50% più uno (104 voti), con esclusione dell’ultimo. Sembra difficile che un candidato possa farcela al primo colpo. ITALIA PER L’EUROPA Non tutti hanno dichiarato la loro scelta, e anche chi l’ha fatto potrebbe agire diversamente nella cabina elettorale. Tra Europa, Sudamerica, parte del Nordamerica e un po’ d’Africa, Infantino potrebbe viaggiare tra 70/80 voti. Salman può contare teoricamente su Asia, Oceania e gran parte dell’Africa, il che lo avvicinerebbe a 100. Poi però i voti potrebbero seguire altre strade: scostamenti forti dalle promesse sarebbero l’ennesima conferma di giochi sporchi. L’Italia, cioè il presidente Tavecchio, ha dichiarato in anticipo l’ok a Infantino, scatenando malumori in chi – Montezemolo, Carraro, Malagò – avrebbe preferito Salman per altri calcoli elettorali, relativi all’Olimpiade 2024, sfida Roma-Parigi. PROGRAMMI E DUBBI I programmi elettorali dei due favoriti sono simili, ma non mancano le differenze. Un Mondiale con più squadre, più soldi alle federazioni (anche se per Salman la proposta di Infantino «porterebbe la Fifa alla bancarotta»), e un diverso modo di intendere la presidenza che rispetto a Blatter, se passeranno le riforme, perderà potere a vantaggio del segretario generale. Se vince Salman, il segretario sarà del Marocco, quasi a stringere un patto con il continente. Ma cosa può cambiare il voto oggi? Gli sciiti sceglieranno il sunnita Salman? Quanto contano le accuse allo sceicco di violazione dei diritti umani? I non europei avranno paura di consegnare la Fifa all’Uefa, con Infantino, col rischio di aumentare la forbice col resto del mondo? Blatter può ancora muovere voti, considerato che a maggio ne ha ricevuti 133? Di sicuro i «blocchi» dei continenti contano poco: ogni federazione farà di testa sua. BILANCIO UEFA Dall’Uefa dovrebbe però arrivare un voto compatto per Infantino che ieri ha detto «è il momento di cambiare», mentre Salman ha invitato gli europei a un voto non collegato alla nazionalità. L’Uefa ha pure altri pensieri, a cominciare dall’elezione del nuovo presidente se Platini non sarà assolto dal Tas. Ieri è stato approvato il bilancio 2014-15, nel quale aumentano i ricavi (2,1 miliardi di euro, il 71% dalla Champions). La tv rappresenta l’80% delle entrate. Ma c’è una perdita di 28 milioni tra crisi e pagamenti alle federazioni”. A scriverlo è l’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”.