“«Abbiamo fatto qualcosa di straordinario» è la riflessione del regista granata Matteo Scozzarella dopo la conquista della finale playoff. E, in effetti, è qualcosa di eccezionale, di assolutamente imprevedibile se si tiene conto che a metà febbraio, dopo il 40 rimediato dalla la Virtus Entella, il Trapani era 13° in classifica, con 33 punti, lontano ancora 17 dalla quotasalvezza e distaccato di 25 punti dalla capolista Cagliari. Da allora la cavalcata che ha fatto accendere i riflettori sulla realtàTrapani: 14 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta, la conquista anticipata della salvezza, il sogno poi divenuto realtà dei playoff, la conquista del terzo posto e le due vittorie sullo Spezia che lo hanno catapultato verso la finale per la promozione in serie A. MORACE SUPER STAR Nel mezzo di tutto ciò altri dati e statistiche che esaltano ulteriormente l’eccezionalità dell’impresa. Aride cifre però, che non danno l’idea delle componenti principali che hanno originato il Trapani delle meraviglie: la solidità di un gruppo di giocatori con tanta voglia di mettersi in evidenza, plasmati a suo modo da un tecnico come Serse Cosmi, di grande esperienza e altrettanto motivato, gli innesti di gennaio, una società che mette giocatori e staff in grado di lavorare in serenità e il tifo di una intera città. «E’ la prima volta che mi sento dipendente di una società di calcio – confessa Cosmi In precedenza sono stati quasi sempre rapporti professionali tra tecnico e società. Ma qui ho trovato un presidente diverso, che non mette solo soldi, rischiando…. Vittorio Morace, invece, con la sua umanità e la sua semplicità ci ha coinvolto tutti in questa avventura. Noi ne siamo i protagonisti, col nostro impegno e il nostro lavoro, ma il vero segreto di tutto è lui, ed è giusto che sia diventato anche l’idolo di una città che lo ama all’inverosimile». PREMIO SPECIALE E il Comandante martedì sera si è presentato in tribuna a fianco della moglie Anne Marie e del presidente della Lega di serie B Andrea Abodi con uno strano fiore all’occhiello della giacca: «E’ il fiore della vittoria» ha spiegato, senza aggiungere altro. Lui, che da buon napoletano della scaramanzia ne fa un modo di essere, non svela il perché di quel fiore e dove lo ha recuperato. E, sempre per scaramanzia, a fine partita a chi gli chiede un commento sulla vittoria, risponde con un semplice «Forza Trapani!», mantenendo fede al proprio impegno di parlare solo a stagione finita. Intanto, se non lo ha fatto già, dovrà fare fede alla promessa fatta alla squadra nel suo ultimo blitz al Provinciale il 2 aprile, in occasione della vittoria sul Brescia: «Ragazzi, se conquisterete i playoff vi prometto un premio speciale» disse. Chissà che non abbia fatto lo stesso al termine di TrapaniSpezia, facendo riferimento ad una parola che, sempre per scaramanzia, non ha voluto mai pronunciare. Cosa che invece hanno gridato in coro i tifosi che fino a notte inoltrata martedì hanno fatto festa per le vie della città. Ieri mattina ovunque a Trapani non si parlava d’altro. Giunti a questo punto, oltre a sognare, adesso la gente ci crede anche”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.