Gazzetta dello Sport: “A Trapani c’è vento di playoff. Il capitano Pagliarulo non si nasconde: «Siamo in ballo, ci proviamo. Raggiunta la salvezza cambiamo traguardo»”
“E’ una vigilia particolare quella di Trapani Brescia. Lo è per gli ex importanti che saranno della partita, lo è perché una volta conquistata la salvezza, il Trapani ha alzato l’asticella. Serse Cosmi è stato chiaro: ad entrare nei playoff ci vuole quantomeno provare. E questo suo proposito lo vuole inculcare nella mente dei suoi giocatori: «Adesso sono cavoli loro, puntiamo in alto» dice scherzando, ma anche fiducioso in un gruppo solido che lo sta seguendo ad occhi chiusi grazie anche al suo carisma: «Il mister è anche la nostra forza – dice il difensore Luca Pagliarulo . Si fa notare con le sue sfuriate in panchina e durante gli allenamenti. Ci dà quella carica che magari in un particolare momento della partita ci sta mancando. A ciò va aggiunta la forza di questo gruppo, la capacità e la voglia di ciascuno di mettersi sempre a disposizione del compagno. Anche chi è rimasto fuori ha sempre risposto positivamente non appena chiamato. Aspetto determinante per la crescita del gruppo». PASTA DI CAPITANO Lo dice convinto Luca Pagliarulo che della squadra granata ne è il capitano da quando Giacomo Filippi, raggiunta la serie B, decise di ritirarsi. Adesso nel Brescia è il vice di Boscaglia. Fu proprio il tecnico gelese nell’estate del 2010 a…pescare Pagliarulo nella Canavese ed a portarlo a Trapani quando ancora la squadra granata militava in Seconda Divisione. É stato quindi uno dei protagonisti della scalata del Trapani, distinguendosi sempre per abnegazione e serietà. Col passare del tempo il difensore pugliese si è legato a doppia corda col Trapani e con la città, tanto da metterci radici. L’estate scorsa ha rinnovato per altri due anni il contratto, si è sposato con una ragazza trapanese e trapanese sarà anche il suo primo figlio, in arrivo a luglio. Cosmi dopo il suo arrivo non ha esitato a confermargli il ruolo di capitano: «Una bella sensazione. Quella fascia al braccio non è solo un simbolo. Vuol dire gestire tante situazioni di squadra e la responsabilità di un comportamento da mettere a disposizione del gruppo». LA SCALATA Gruppo solido che adesso si accinge a tentare una nuova impresa. Tale infatti sarebbe per il Trapani centrare i playoff. Delle 9 partite che rimangono da giocare 5 sono spareggi contro squadre aventi le stesse ambizioni: «Il Trapani ha già raggiunto un obiettivo importantissimo, quello di giocare il prossimo anno in B. Avendo centrato la salvezza con tanto anticipo, però, possiamo vedere i playoff come obiettivo. Rientrare nelle prime otto sarebbe qualcosa di gratificante per tutta la squadra, la società e la città. L’approccio cambia. Prepararsi per la salvezza è un conto, impostare la mentalità per raggiungere i playoff è un’altra. Per raggiungerli abbiamo degli scontri diretti da superare». IL RITORNO Il primo di questi è proprio quello col Brescia di Boscaglia e di Abate: «Per me ritrovare un ex compagno di squadra ed un ex allenatore è normale, mi è capitato anche altre volte. Sarà più un’emozione per loro tornare a Trapani, in uno stadio ed in una città in cui hanno vinto tanto ed hanno dato tanto. Per loro sarà una partita particolare a livello emotivo. Io ringrazio sempre Boscaglia, per la mia crescita professionale ed i traguardi raggiunti. Grazie a lui sono a Trapani ed è stato gratificante vincere, come lo è stato anche per lui»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.