Gazzetta dello Sport: “A Palermo manca un filtro tra presidente e squadra, Zamparini solo al comando”
“C’è un uomo solo al comando, purtroppo. A 74 anni Maurizio Zamparini ha ancora energie da vendere e fa valere (anche troppo) tutta la sua verve da imprenditore di successo che frequenta il calcio dal 1987 (Venezia) e dal 2002 ha lasciato un’impronta in Sicilia. Peccato che il suo iperattivismo di questi mesi non sia stato d’aiuto al Palermo. Ora Novellino è chiamato a salvare il salvabile, con una classifica da brivido. Considerando, peraltro, che lo spogliatoio in questi mesi s’è spaccato. Da una parte gli italiani (capitanati da Sorrentino), dall’altra gli stranieri. Non a caso Iachini e Ballardini sono stati sacrificati dal presidente sull’altare di questo dissidio. E’ comprensibile, insomma, la stanchezza dei tifosi rosanero. L’atteggiamento guascone del patron negli anni ha sempre suscitato simpatia, anche per le sue battaglie per contrastare lo strapotere delle grandi. Ma adesso l’umore è nero, sono in tanti a censurarne gli eccessi verbali. Così ora lui prende carta e penna per chiamare a raccolta i tifosi e chiedere il loro aiuto: una prova d’umiltà, almeno apparente. Basterà per superare d’incanto ogni problema? A prescindere dall’esito di questo campionato è indispensabile un deciso cambio di rotta per la prossima stagione. Il vulcanico Zamparini ha bisogno di un diaframma credibile tra lui e la squadra per evitare che la lava delle polemiche corroda i rapporti con lo staff tecnico. Basti pensare che tre anni fa gli avvicendamenti tra Sannino e Gasperini furono accompagnati dai flop con i manager Perinetti e Lomonaco, Allo stesso modo in questa stagione le cadute di Iachini, Ballardini e Schelotto vanno di pari passo con la crisi di fiducia per il d.s. Gerolin, come il fugace innamoramento per Lemic, Curkovic e Mjatovic. La verità è che alla fine nessuno di loro è riuscito a fare da filtro. Ed ora Zamparini spera di riportare a Palermo l’angelo custode degli anni belli in Europa League: Rino Foschi, adesso al Cesena. Basta far tornare indietro le lancette del tempo per scacciare l’usura degli anni? Nulla può essere dato per scontato, ma non ci sono altre strade, se non arrivano gli investitori stranieri tanto attesi. Per orgoglio il proprietario del club rosanero non lo ammetterà mai: eppure è il primo a sapere che il suo guaio maggiore è proprio la solitudine calcistica. Non gli chiediamo di fare outing, ma di soppesare bene le prossime scelte, al momento d’individuare i nuovi compagni di viaggio. Con un’ulteriore avvertenza: chi si avvicina a Zamparini conti fino a dieci prima di rispondergli…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.