Una via anonima, dietro alla zona del porto. Un pannello a caratteri cubitali che si distingue da quelli dei soliti negozi di quartiere: «Populaire Sud». Il tutto su sfondo rossonero. E’ il nome della boutique degli ultrà del Nizza, in Rue Arson, punto di ritrovo di una delle tifoserie più calde di Ligue 1, che si considera l’anima vera di un club che in qualche giorno è stato catapultato alla ribalta internazionale. Ma l’idea di avere Mario Balotelli in squadra esalta già il popolo «nizzardo» che aspetta con impazienza l’esordio e il primo gol dell’italiano. Magari proprio alla prima occasione utile, l’11 settembre, contro i nemici giurati del Marsiglia. Da queste parti potrebbe valere già la stagione. Intanto ieri Balo si è allenato coi nuovi compagni. Ad accoglierlo come una star, anche solo da sfiorare e ritrarre in qualche selfie, oltre un centinaio di tifosi. Oggi a mezzogiorno la presentazione ufficiale all’Allianz Riviera, per posare molto probabilmente con la maglia numero 9.
CONTRASTO La nuova vita di Balotelli ieri è iniziata alle otto del mattino, quando si è presentato prima di tutti al vetusto centro di allenamento: «Un contrasto forte già di per sé – osserva William Humberset, firma delle pagine sportive di Nice Matin – che esalta ancor di più l’effetto Balotelli su un club dove mai si sarebbe immaginato un giorno di poter vantare una star internazionale del suo calibro, sotto i 30 anni. Prima di lui, solo Marco Simone, ma era a fine carriera». L’ex rossonero è apparso sorridente, in forma, rilassato, disponibile con dipendenti e tifosi subito in delirio, aggrappati alla rete per non lasciarsi sfuggire giocate e gol nelle partitelle a cinque contro cinque. Un primo bagno di folla che ha spinto la società a predisporre un servizio di sicurezza: «Cose mai viste – sottolinea Gregory Massabo, portavoce degli ultrà dei 3mila della Populaire Sud soprattutto per un giovedì mattina. Di solito ci sono cinque, sei persone al massimo. Per lui eravamo almeno 200, sembrava di essere già in curva».
SORRISO E’ il primo impatto su una città ancora ferita dall’attentato jihadista del 14 luglio e che ha voglia di pensare ad altro. E magari di sognare grazie a una scommessa, tutta da vincere per Balotelli che via Instagram si è presentato come un «inviato di Garibaldi». Messaggio molto apprezzato da Frederic Braquet, capo ultrà che gestisce il «Café Populaire», a due passi dal negozio dei tifosi, chiuso però dopo gli incidenti registrati durante l’Europeo: «Con quel post è andato dritto al cuore, ma deve sapere che Garibaldi rappresenta valori importanti da difendere in campo, sudando, con il sorriso». Brian, che accoglie gli ultimi clienti del negozio ultrà, aggiunge: «Vogliamo crederci, ma vogliamo vedere impegno e rispetto per i nostri colori».
DISCO Quelli di un club che, ricorda Massabo dopo aver seguito l’allenamento mattutino, «non è una marca, ma un’identità da onorare. Ma come Balotelli in Italia, noi di Nizza ci sentiamo spesso incompresi e poco amati dal resto del Paese, e come lui possiamo dare di matto, in un senso come nell’altro». Quasi un avvertimento: «Ma non è un ultimatum. I gol non sono prioritari e può pure andare in discoteca quanto gli pare. Ma se poi lo vediamo svogliato e disinteressato, sapremo metterlo sotto pressione». Intanto, le prime ore a Nizza Balotelli le ha vissute nell’idillio, sfoggiando la sua tecnica: «Si vede che è di un livello superiore – sottolinea Humberset , è il nostro Ibrahimovic. Quest’anno il Nizza può pretendere qualcosa in più del 4° posto e di far bella figura in Europa League». Tra gli ultimi a lasciare il centro di allenamento, Balo ha potuto chiacchierare in italiano con l’altro neoacquisto Dante e il collega di reparto Bosetti, di origini tosco-genovesi, sentendosi già un po’ a casa. Poi, la villa magari la troverà a Cap d’Ail, vista mare. «E’ la sua ultima spiaggia – conclude Massabo , ma qui ha tutto per tornare grande»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.