“È un Trapani ferito quello che esce sconfitto (0-2 il finale) dallo stadio Dall’Ara di Bologna. Il ricordo della finale play-off persa contro il Pescara è ancora vivo, fare paragoni con la squadra vista ieri sera sarebbe fin troppo ingeneroso: «C’è la consapevolezza del fatto che dobbiamo ancora lavorare molto, non lo scopro certo questa sera – esordisce il tecnico dei siciliani, Serse Cosmi –. Il primo tempo è indicativo della fase che stiamo vivendo, e conferma le brutte impressioni che avevo avuto già contro il Seregno. Conosco i miei polli e so leggere le partite, e in quel caso non mi erano piaciuti alcuni atteggiamenti e non mi avevano rassicurato, stasera ho avuto solo la conferma. Siamo ancora ammalati dopo lo spareggio, dobbiamo guarire e ritrovarci». Nonostante il k.o., si può considerare buono l’impatto dei nuovi Macin e Casasola: «Sono con noi da meno di una settimana, hanno certamente bisogno di tempo per calarsi in un sistema di gioco già collaudato. Certo, uno dalle qualità di Machin fa un po’ meno fatica». LO SFOGO Poco prima di lasciare la sala stampa, Serse Cosmi si toglie poi qualche sassolino dalle scarpe. Il messaggio è diretto: «Vorrei chiarire un concetto: molti hanno preso il Trapani per un supermarket. A questi vorrei dire che presentare ai nostri tesserati un’offerta economica più alta della nostra è semplice, possono farlo tutti, ma bisogna capire che i giocatori che volevano andare via lo hanno già fatto. Mentre quelli che sono rimasti, adesso partono solo ed esclusivamente se a deciderlo siamo il sottoscritto e il presidente, e non terze persone. Altrimenti restano a Trapani”.Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.