L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sulla Lega Serie B che non intende spostare la data dei playoff.
Difficilmente la Lega B cambierà i suoi programmi. Nonostante i ricorsi della Reggina che certamente dilateranno i tempi per una conclusione definitiva, è improbabile che la Lega cadetta decida di sospendere o rivedere i calendari dei playoff. Lo si evince dalla breve nota diramata ieri al termine del consiglio direttivo «nel corso del quale – si legge – sono stati approvati importanti progetti di pianificazione strategica e aziendale, attraverso una partnership di alto livello. In occasione della seduta si è affrontato inoltre il tema riferito alla vicenda disciplinare coinvolgente la società Reggina, in relazione alla quale il Consiglio ha sottolineato la assoluta priorità della salvaguardia della competizione sportiva, il cui regolare svolgimento dev’essere preservato da ogni alterazione».
Ma come Milano prosegue sulla propria strada anche in riva allo Stretto si lavora su più fronti. Depositato l’appello sulle prime penalizzazioni (che presumibilmente verrà discusso il 18 maggio), ed in attesa “dell’udienza” relativa al secondo deferimento (fissata per giovedì 11 maggio), il club nella giornata odierna porterà a termine un processo lungo, faticoso ma fondamentale per assicurare un futuro alla gloriosa società amaranto. La società di Saladini oggi depositerà il piano di ristrutturazione dei debiti come stabilito dal Tribunale, un altro passo avanti verso il ripristino della normalità gestionale e organizzativa, impossibile in precedenza a causa del pesante passivo ereditato dalle precedenti gestioni. Entro 30 giorni il Tribunale di Reggio dovrà approvare il piano presentato dal club procedendo con l’omologa, ma non è escluso che i tempi possano essere inferiori.
Non è un passaggio scontato o da sottovalutare. Diviene invece fondamentale per la pianificazione futura. All’interno del piano, inoltre, saranno presenti le fideiussioni versate dal club, richieste a garanzia ed indirizzate ai pagamenti di creditori che verranno stabiliti dal Tribunale. È una dimostrazione di come sia presente un flusso di cassa accertato, indispensabile affinché venga concesso l’omologa al piano di ristrutturazione. Detto ancora in forma più sintetica: le fideiussioni rappresentano la garanzia che la società è economicamente solida e capace di rispettare e ottemperare ai pagamenti che verranno decisi dal Tribunale. Senza i soldi la ristrutturazione non verrebbe accettata. Nonostante quello che sta accadendo e le vicissitudini che la riguardano, la Reggina prosegue un percorso lineare e mai abbandonato.
Una strada irta ma indispensabile e che ha già segnato un primo risultato nei giorni scorsi quando, proprio su impulso delle vicende riguardanti il club amaranto, la Figc è stata “costretta” a recepire all’interno delle Noif la Legge dello Stato sulla Crisi di Impresa, quella utilizzata dalla società dello Stretto per rientrare dai debiti del passato. Un primo atto formale del “caso Reggina”, iniziato nel dicembre dello scorso anno e che si spera possa termine, definitivamente e senza colpi di scena nei prossimi mesi.