L’edizione online de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sulla Reggina e sulla ripartenza dalla D dopo la sentenza del Consiglio di Stato.
Per la nuova Reggina inizia la settimana che darà il via alla ripartenza. In realtà solo tre giorni e mezzo, in cui i soggetti che lo vorranno avranno il tempo di presentare ufficialmente la loro manifestazione d’interesse a dare vita alla rifondazione amaranto. Il termine è fissato per giovedì alle 13.
Una proposta dovrebbe essere quella di una cordata di imprenditori del Nord Italia che ha già scelto Massimo Taibi come ds per la ripartenza. Si attende di capire l’orientamento definitivo su una possibile partecipazione del gruppo con Nicola Amoruso, Mark Iuliano e l’imprenditore Carmine Saladino. Noto è anche il possibile impegno in città di alcune figure imprenditoriali, pronte ad unirsi in una cordata per ridare una matrice reggina al club. Si attendono anche altre possibilità.
Quest’anno, tra l’altro, ci sono anche 400.000 euro da sostenere per l’iscrizione in soprannumero. Per un torneo di Serie C di alto livello occorre un budget che è pari a più del triplo rispetto a quello della categoria inferiore. Con l’orizzonte, in entrambi i casi, di avere entrate assai risicate rispetto ai costi sostenuti. Senza presupposti economici da programmi ambiziosi, inoltre, si mette a rischio il risultato sportivo, gli spalti divengono poco gremiti e si disperde l’attenzione per la squadra.
Cifra, quella che la Reggina dovrà spendere per iscriversi al campionato dei dilettanti, ben al di sotto di quella che a suo tempo il Palermo è stato costretto a sborsare. Ricordiamo, infatti, che i rosanero dovettero pagare circa un milione di euro.
Gds: “Palermo, la Figc vuole un milione per iscrivere il club in Serie D”