Gazzetta del Sud: “Reggina, in campo i tifosi. C’è una storia da salvare. E ora in tanti pensano a una “class action” contro la Federazione”

L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sul caso Reggina.

Non è ancora finita. Non è una speranza, ma un dato di fatto per la Reggina. Il club amaranto, al momento escluso dalla Serie B, ha già annunciato l’intenzione di far valere le proprie ragioni nei diversi gradi di giudizio e ieri scadevano i termini per inoltrare il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport. La tifoseria è in preoccupata attesa e questo pomeriggio (ore 19, piazza Duomo) si mobiliterà per una manifestazione pubblica. L’occasione sarà utile a compattare l’ambiente in una fase in cui l’unica cosa che conta sarebbe ritrovare ciò che i risultati sul campo hanno dato: la Serie B. La fede va oltre la categoria, ma c’è consapevolezza che una nuova mancata iscrizione, otto anni dopo l’ultima, sarebbe un colpo durissimo per tutta la città. Nella tifoseria si avverte il chiaro sentimento di chi ritiene di avere subito un torto con la non ammissione al campionato, ma anche la delusione per scelte societarie ed una gestione complessiva che sono diventati qualcosa di diverso rispetto a quanto era stato prospettato.

Non c’è, però, più il tempo per guardare al passato. Neanche quello più recente. Il pensiero va già al Collegio di Garanzia dello Sport, la Cassazione del mondo sportivo. La discussione del ricorso presentato avverrà il 20 o il 21 luglio. Per il caso Reggina sarà quasi come ripartire da zero. La questione sarà giudicata da un organo che ha caratteristiche diverse rispetto a quelli che fino al momento si sono occupati di effettuare delle valutazioni sulle controversie specifiche del caso amaranto.

Ancora un’altra settimana delicata al “Sant’Agat a” dove regna il silenzio. Nessuno parla a causa della situazione scaturita, a nostro parere, da un errore strategico della società che non ha saldato i 757 mila euro entro il 20 giugno. Ma, in considerazione della gravità del momento, ha iniziato a muoversi anche la politica regionale e lo ha fatto attraverso il consigliere Giuseppe Gelardi, capogruppo della Lega a Palazzo Campanella: «La vicenda di cui si sta rendendo involontariamente e incolpevolmente protagonista la Reggina ha dell’inverosimile. Il club ha attraversato una fase di difficoltà l’anno passato per questioni non certo sportive o comunque non imputabili alla squadra, ma è riuscito a risollevarsi sia da un punto di vista calcistico che da quello societario ed economico. Mi riferisco al difficile percorso di risanamento, iniziato avendo sempre alle spalle una città e una provincia che non hanno mai smesso di crederci e passato anche al vaglio della giustizia ordinaria che ne ha sigillato la validità».

Gelardi ha assicurato la massima attenzione sulla vicenda non escludendo di intraprendere una class action: «Ebbene dopo tutto quello che è accaduto non accetteremo, restando a guardare, che proprio la Figc faccia scomparire il calcio a Reggio. Anche in considerazione del fatto che la “perentorietà dei termini” sembrerebbe valere solo per la Reggina e non per altre formazioni, come ad esempio il Lecco che ha pure conquistato sul campo la promozione in B ed a cui va, per l’impresa raggiunta, il nostro plauso. Se la Reggina dovesse essere penalizzata in questo delicato momento di passaggio di quote societarie per colpa di decisioni prese a sproposito da terzi, con grave danno per l’intera comunità, darò mandato ai miei legali di fiducia affinché valutino se ci siano o meno gli estremi per proporre una class action contro chi sta di fatto compromettendo il futuro di questo club. Reggio Calabria ha già patito troppi torti nella sua storia, per cui non accetteremo inermi di subirne altri».

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio