Gazzetta del Sud: “Il Cosenza compie l’impresa a Palermo”
L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sul Cosenza che a Palermo compie l’impresa.
Un blitz pesantissimo per tante ragioni. Perché un passo falso avrebbe potuto creare seri contraccolpi psicologici dopo una serie di risultati deludenti e perché dimostra che il Cosenza ha i mezzi per fare male a chiunque anche in trasferta. Al “Barbera”, Canotto, nel recupero, ha estratto un coniglio bianco dal cilindro facendo esplodere di rabbia i tifosi del Palermo. Purtroppo quelli del Cosenza sono rimasti fuori dallo stadio in larga maggioranza, a causa delle interruzioni sul percorso causate dagli incendi che hanno colpito il palermitano nelle scorse ore. I rossoblù, comunque, hanno recitato alla perfezione lo spartito che gli ha consegnato tra le mani Caserta in settimana. Nonostante di fronte non avessero il solito pubblico ma davanti a oltre 26mila spettatori di fede contraria hanno fatto un figurone, riabbracciando così la vittoria dopo 34 giorni.
Il tecnico Fabio Caserta ha riconfermato la coppia composta da Tutino e Forte in prima linea. Il Cosenza di Palermo si è disposto con un 4-4-2. Sulle corsie esterne si sono sistemati Marras e Mazzocchi. Escluso Voca mentre Cimino e Venturi hanno vinto i ballottaggi con Rispoli e Sgarbi. 4-3-3 con Aurelio confermato in posizione di terzino sinistro per Corini. Il tecnico reggino aveva chiesto ai suoi per via diretta ed indiretta di maneggiare con sapienza i tempi della partita ed in campo D’Orazio e compagni hanno seguito i suoi dettami. I rossoblù hanno concesso l’iniziativa alla squadra di casa ma quando hanno potuto hanno alzato il baricentro e costretto i rosanero ad abbassarsi. Tutino ha svariato parecchio sul fronte offensivo. Il Cosenza, in alcuni casi ha cercato la gittata in profondità per cogliere alle spalle la retroguardia palermitana, mentre in altri si è disteso sulla catena di destra con Cimino, Marras e sul quale in più di un caso si è spostato pure Tutino (un suo traversone teso al 34’ non ha trovato nessuno sul secondo palo).
La partita è stata godibile perché anche il Palermo ha trovato combinazioni interessanti. Al 13’, Brunori ha offerto il pallone in verticale per Di Francesco ma la conclusione di quest’ultimo è risultata debole e Micai ha controllato senza problemi. L’est remo difensore mantovano ha risposto in bagher su Di Francesco al 21’. Nel secondo tempo tolto un brivido per una palla persa da Tutino sulla pressione altissima di Lucioni con Micai però attento sul tiro di Brunori, i rossoblù hanno avuto le due chance più nitide della partita già prima della perla di Canotto: Mazzocchi ha colpito il palo su un suggerimento radente di Marras in verticale (21’), poi Pigliacelli si è tuffato alla sua sinistra per disinnescare un colpo di testa di Forte (30’). Nel recupero, Canotto ha fatto esplodere di gioia i suoi (in particolare Tutino, ex rosanero, beccato dai tifosi palermitani) quando si è apparecchiato il pallone sul destro e, dal limite, lo ha telecomandato sotto l’incrocio.