L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sul Cosenza e Florenzi.
Durante la doppia seduta di ieri, Aldo Florenzi è tornato ad allenarsi in gruppo ad un mese e mezzo dalla lesione del collaterale mediale del ginocchio destro. Il centrocampista sardo a questo punto entra nell’ultimo tratto del suo recupero. Una notizia positiva sia per il Cosenza sia per il suo tecnico William Viali. L’assenza del classe 2002 è pesata tantissimo nell’economia del gioco dei silani. Prima dell’infortunio che lo ha messo ko in allenamento, il calciatore aveva peraltro firmato il suo primo gol in serie B in occasione del match contro il Modena di agosto scorso.
In questo periodo di convalescenza ha rinnovato il suo contratto fino al 2026, con opzione per un’ulteriore stagione in favore della società rossoblù. In questi allenamenti che separano il match con il Palermo, Viali monitorerà le sue condizioni decidendo poi se convocarlo per la sfida contro il Palermo. Potrebbe tuttavia essere prematura e nel club non si vogliono correre rischi considerato il valore di Florenzi per il Cosenza. Senza di lui, il rendimento della squadra si è notevolmente abbassato. Sono arrivati infatti un pareggio, una vittoria e cinque sconfitte. Una semplice casualità o qualcosa di più, sarà il terreno di gioco a dirlo quando il centrocampista finalmente tornerà a fare ciò che gli piace fare di più. Crescita Martino. Nel frattempo, per il confronto con il Palermo, Viali dovrà tentare di risolvere il rompicapo legato ai terzini.
In questo momento, il calciatore che sembra dare maggiori garanzie è Pietro Martino. Il modenese, dopo i due turni di squalifica rimediati per il buffetto tirato ad un avversario nel derby con la Reggina, si è preso nuovamente una maglia da titolare. Dionigi lo aveva impiegato al posto di Rispoli sull’out destro contro il Frosinone mentre nel match con il Pisa, il nuovo allenatore bruzio lo ha traslocato sull’altra fascia. In entrambi i casi, l’ex Foggia non ha sfigurato, compensando con la lotta a qualche difficoltà. Le sue sgroppate sono necessarie per far arrivare rifornimenti dalle fasce per gli attaccanti. All’“Arena Garibaldi”, le due migliori occasioni del Cosenza sono nate dal suo piede destro (che non ha risentito dello spostamento sulla corsia mancina): il gol di D’Urso e la girata di Brignola deviata da Livieri.