Gazzetta del Sud: “Catanzaro, contro il Palermo non è un pareggio da buttare”
L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sulla gara pareggiato tra Catanzaro e Palermo.
Non è per niente da buttare questo pareggio contro il Palermo. C’è un pizzico di rammarico perché il Catanzaro era andato in fuga con il graffio di Biasci quasi alla mezz’ora, ma non è che si può sempre prendere a pallonate una corazzata come quella rosanero. Era già successo all’andata, fosse capitato al ritorno sarebbe stato perfetto, però mettendo sul piatto i valori dell’una e dell’altra squadra, un punto è tanto di guadagnato e il gol di Segre a inizio ripresa ha ristabilito l’equilibrio, giusto nel complesso di ciò che si è visto ed è stato costruito.
Il Catanzaro muove la classifica e non è mai scontato che succeda, riacquisisce morale e ce n’era bisogno, dà un segnale alle altre occupanti della zona playoff, nel senso che dovranno continuare a tenere in considerazione anche i giallorossi. La x alle Aquile mancava da quasi un girone, cioè dall’1 -1 interno con il Cittadella, era il 27 settembre: se non si può vincere è molto meglio non perdere. Vivarini non ha riservato sorprese: Pompetti titolare al posto di Pontisso, gli altri dieci erano gli stessi di sabato scorso, schierati sempre con il 4-4-2.
Nel Palermo Corini ha preferito Di Mariano a Insigne, ha fatto esordire Ranocchia da trequartista e Soleri per lo squalificato Brunori nel 4-2-3-1. L’incisività che non ha avuto nel primo tempo, il Palermo l’ha trovata in avvio di ripresa, quando Di Mariano ha pescato in area Segre e il centrocampista ha pareggiato con il quinto gol di testa del suo campionato (3’). Una mazzata che il Catanzaro ha rischiato di pagare immediatamente (7’): Ranocchia ha rubato palla a Pompetti, si è involato in area, ha messo in mezzo e la deviazione disperata di Situm è stata respinta dal palo. Giallorossi tramortiti un po’, ma ci hanno messo poco a riprendersi e sfiorare il bis su due angoli di fila – prima Scognamillo da Vandeputte, quindi Ambrosino da Pompetti – quindi con il tiki-taka che ha portato alla conclusione Veroli. Vivarini ha lanciato Petriccione e Oliveri (per Verna e Situm), infine anche Antonini e Stoppa (per Veroli e Biasci), il Palermo non si è accontentato del pari, ma il risultato non si è sbloccato.