L’edizione odierna de “La Gazzetta del Mezzogiorno” si sofferma sulla cessione del Bari.
La famiglia De Laurentiis possiede due società calcistiche in Italia, il Napoli, presieduto dal padre Aurelio, e il Bari, che vede a capo il figlio Luigi che ha portato il club pugliese dalla Serie D alla promozione in Serie B. La cessione della società sembra sempre più vicina, soprattutto per evitare il rischio di violare le norme federali sulla multiproprietà.
Le regole impongono alla famiglia De Laurentiis di cedere almeno uno dei due club entro il 30 giugno 2028, decisione che andrebbe anticipata qualora il Bari venisse promosso in Serie A, visto che due squadre che condividono la stessa proprietà non possono disputare il medesimo campionato. Fatto sta che entro la fine della stagione 2027/28 la multiproprietà in Italia sarà vietata.
Per non perdere alcun tipo di occasione, e trovarsi poi costretto a vendere, Luigi De Laurentiis da diversi mesi ha in corso colloqui con gli esponenti di un importante fondo di investimento americano. Si valuta anche un ingresso graduale per i nuovi soci, pronti poi a rilevare l’intero pacchetto azionario in caso di promozione in Serie A. Ma nelle ultime ore si registrano ben due interessamenti provenienti anche dall’Italia. Uno è ancora a uno stato iniziale, mentre l’altro ha suscitato la curiosità della famiglia De Laurentiis che sta ora approfondendo i colloqui con questo nuovo pretendente. I nomi dei soggetti interessati restano riservati, così come le cifre dell’operazione, anche se questa realtà, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe un potere economico rilevante e proverrebbe dal centro Italia, con l’affiancamento di alcuni ex calciatori noti.