Ai microfoni di Alessio Alaimo su TuttomercatoWeb.com Carmine Gautieri analizza il momento del Milan e offre uno sguardo più ampio sul campionato di Serie A, sulle zone basse della classifica e sullo stato delle categorie inferiori. Dai meriti di Conceiçao al potenziale dell’Inter, passando per la bagarre salvezza e la lotta serrata in Serie B e C, Gautieri ci offre una panoramica completa e riflessioni interessanti sui temi caldi del calcio italiano. Un’intervista che mette a fuoco i dettagli più rilevanti della stagione in corso e svela spunti intriganti per il prosieguo.
Ecco le sue parole:
«Il Milan? Si è vista la reazione della squadra sia contro la Juve che contro l’Inter. Ma non penso che Conceiçao abbia cambiato in tre giorni le caratteristiche della squadra. Evidentemente ha toccato le corde giuste. Ma adesso bisognerà vedere il prosieguo e capire qual è il vero Milan».
In cosa è stato bravo Conceiçao?
«Ha detto che il calcio è semplice. Non si è inventato nulla e ha cercato di lavorare su più aspetti. Il Milan è un gruppo forte».
Scudetto: su chi punta?
«L’Inter ha qualcosa in più. Ha calciatori più da Scudetto, una rosa fortissima. Poi c’è il Napoli che sta facendo un campionato straordinario. E occhio all’Atalanta».
Nelle zone basse c’è bagarre.
«Se le giocano in tante. Il Monza con l’ultima sconfitta ha subito un contraccolpo. A Lecce Giampaolo ha portato delle novità, insieme al Cagliari ha qualcosa in più».
E la B?
«Il Sassuolo sta dominando un campionato. Insieme a Pisa e Spezia sta facendo un campionato incredibile. Mancano Palermo, Salernitana, Samp e Frosinone: quando ti trovi nelle zone basse e sei abituato a lottare per il vertice rischi di non venirne fuori»
Lei ieri è stato a Catanzaro.
«Ho visto un’ottima organizzazione di campo e societaria. Caserta e Polito formano una coppia importante. È davvero un bell’ambiente».
Serie C: frenata per il Pescara…
«Era partito fortissimo. La C è un campionato difficile ma l’allenatore è un top player, non ha nulla a che vedere con la categoria. Baldini riesce a capire e gestire i momenti: è un grande allenatore e una persona equilibrata».