L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania e su Gaucci.
Il pareggio di Taranto, il 9 giugno 2002, entrò nella storia del calcio catanese per il modo eroico con cui i calciatori rossazzurri seppero difendere il vantaggio ottenuto nella finale di andata degli spareggi per la serie B. Lo 0-0 guadagnato allo Jacovone, esattamente vent’anni dopo, resta leggenda per episodi, particolari che emergono a distanza di anni, per i protagonisti mai dimenticati. Specie adesso che Catania vive di ricordi, da Riccardo Gaucci, che di quella squadra era il presidente ancora oggi si commuove:
«Fu il coronamento di un sogno. L’anno prima a Messina avevamo perso la doppia finale dopo una rincorsa clamorosa. Quel ko non ci distrusse, ci rafforzò. Così nel 2002 siamo rimessi a correre confezionando un capolavoro. Mio ritorno a Catania? Dico la verità e non mi nascondo. Sì, ho provato, mi sarebbe anche piaciuto con grande orgoglio e determinazione tornare in una città che amo alla follia. Non c’erano i presupposti per entrare. Non volevo fare figuracce con Catania città e con i tifosi. Avevo ottenuto l’interesse di alcuni investitori, ma alcuni si sono spaventati per le spese che avremmo dovuto sostenere al secondo anno di serie C»