L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” ha riportato un’intervista a Gastaldello il quale si è espresso in merito a Palermo-Sampdoria.
Il 27 aprile è tornato a Marassi per Samp-Como.
«Emozionante. L’accoglienza dei tifosi all’ingresso in campo, dopo anni dal mio addio, mi riempie d’orgoglio. Con me c’era mio figlio, era piccolo quando ero alla Samp. Ora gioca pure lui, è stato bello».
La sua doppietta al Ferrari al Varese fu decisiva.
«Sfruttai due occasioni di testa anche con un po’ di fortuna, quei gol mi ripagarono de- gli dei fatti, di tanti momenti duri anche fuori dal campo».
Voi foste sesti e fu Serie A. Questa Samp può imitarvi?
«Noi eravamo una delle squadre più forti, ma fu un an- no turbolento, partimmo ma- le, nel ritorno facemmo una gran cavalcata. Ora Parma e Como avevano qualcosa in più. La posizione della Samp mi pare giusta per la dimensione mostrata. Ma i playoff sono un altro torneo, parti da zero».
Si comincia dal Palermo.
«E costruito per la promozione diretta, ma ha avuto vari intoppi: difficile capire perché se non sei dentro. Hanno giocatori importanti ma nei playoff contano testa e condizione fisica e ora non li vedo superiori alla Samp. Il Palermo ha il vantaggio dei due risultati su tre e del fattore campo, ma la Samp mi sembra più in forma. Giusto andare a giocarsela».
Chi può essere il Pozzi di questi playoff?
«De Luca sta facendo molto bene, mi è sempre piaciuto ed è tornato al massimo. O Borini, che ha giocato a livelli molto più alti. Tutti e due possono fare male agli avversari e dare fiducia alla Samp, stanno bene».