Gasperini e l’emergenza Coronavirus: «Oggi non sappiamo cosa c….o fare. Mi chiedo cosa potrebbe accadere a Roma, a Napoli…»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha riportato alcune parole di Gasperini in merito alla questione relativa all’emergenza Coronavirus: «Viviamo sospesi. Il centro di Zingonia è chiuso, siamo venti più lo staff , vorremmo fare due corse, una partitella. Naturalmente seguendo le indicazioni dei medici e rispettando il protocollo. “Troviamoci”, insistono i ragazzi. Ma troviamoci dove, se non è consentito? Nelle strade ci sono i posti di blocco, la percezione del dramma adesso è completa. La peste, è come la peste. La nostra vita è cambiata, la vita di tutti è cambiata. Un mondo roveciato. Ho visto che hanno spostato le partite di Europa League, tra un po’ toccherà anche alla Champions, immagino. L’Italia è avanti di venti giorni rispetto ad altri Paesi, dubito che qualcuno possa azzardare delle previsioni sulla fine di questo incubo. Per quel che ci riguarda, nel giro di poche ore siamo passati dalla gioia per aver realizzato una grande impresa allconsapevolezza di vivere qualcosa di inimmaginabile. Sento soltanto le sirene delle ambulanze. State a casa, state in famiglia, non uscite. E da queste parti, in Lombardia, siamo suffi cientemente organizzati, pur se in difficoltà. Mi chiedo cosa potrebbe accadere a Roma, a Napoli».