L’edizione odierna de “La Repubblica” ha riportato un’intervista all’ex Bari Gigi Garzya.
«Vedo una squadra che rema dalla stessa parte, nessuno escluso. Sono più forti di tutti». Gigi Garzya, 116 partite in quattro anni con il Bari, è stato capitano biancorosso e guarda al nuovo anno come quello del possibile salto in B.
Garzya, il Bari inizia il 2022 in vetta al girone C. Che voto diamo alla prima parte di stagione? «Secondo me un otto pieno. Le aspettative erano alte ma la squadra è andata anche oltre. Sappiamo che Bari può e deve vincere il campionato: si tratta di una rosa e di una società di un’altra categoria».
La sosta prolungata dal Covid può essere un avversario in più? «Secondo me incide su tutti: alla fine costringe ogni squadra a lavorare diversamente: anzi, credo che il Bari lo farà con molta più serenità delle altre. Sanno di essere i più forti e lo hanno capito sul campo, calandosi in pieno nella realtà di questo campionato».
Lei una promozione con il Bari l’ha conquistata. Come si vince al San Nicola?«Direi che l’apporto del pubblico è fondamentale, può farti vincere la partita psicologicamente. Intanto molti giocatori delle squadre ospiti vivono in maniera particolare la partita a Bari. Per me giocare in quello stadio è sempre una risorsa: credo sia senza eguali per la categoria».
L’arrivo di Terranova ha cambiato volto alla difesa. Può un solo atleta essere così decisivo? «Lui è uno dei giocatori che ha capito subito dove si trova, pur avendo giocato in A e in B. Quando affronta la Paganese lo fa come se avesse di fronte Juventus o Milan: è un leader».
Anche Mignani era difensore. Cosa ha trasmesso l’allenatore a questo gruppo?
«Per me ha rappresentato una rivelazione. Non lo conosco di persona, ma mi fido delle sensazioni: mi sembra una bella persona, è preparato ed è il connubio perfetto. Quando di fronte hai un allenatore preparato e umanamente apprezzabile, sei disposto a dare anche di più come giocatore. Lui ha sempre dato serenità e alla fine i risultati si vedono».
Frattali, Di Cesare, Antenucci. C’è anche tanta esperienza in questo Bari. Cosa è scattato nei senior dopo il fallimento della scorsa stagione? «Hanno capito che soprattutto quest’anno non si potevano più commettere passi falsi. Poi li trovo più sereni nell’approccio e in questo si vede il polso di allenatore e ds. Si vede un’empatia che appartiene a tutto il gruppo».