L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’Italia, ma il nuovo governo Draghi ha un piano per cercare di risollevare il nostro Paese. In particolare preoccupa l’industria del turismo per quanto riguarda l’estate, a occuparsene dovrà essere il ministro Garavaglia.
Il ministro ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “La Stampa” nel quale annuncia aiuti alle imprese più snelli e in maniera automatica, senza decreti attuativi.
Di seguito le sue parole: “Essere al fianco del popolo delle partite Iva è nella natura della Lega, da sempre. E ora, con il Pil che scende del 10%, la priorità non può essere un’altra”.
Che estate sarà? “È fondamentale aiutare le imprese del turismo a programmare la stagione. Al momento purtroppo non è possibile farlo e tutti sappiamo che andiamo verso un mese di marzo molto duro sul fronte dei contagi. Mi aspetto però un’estate simile alla scorsa, nella quale le famiglie potranno godersi le vacanze e le aziende tornare a lavorare, anche se prevalentemente con visitatori italiani e purtroppo senza flussi importanti dall’estero. Vogliamo dare tempi certi alle imprese, anche a quelle dei parchi a tema, dimenticati dal precedente governo”.
Recrudescenza del Covid? “Chiaramente serve pazienza e la partita dei vaccini sarà decisiva, ma mi aspetto che da aprile si possa ragionare su una programmazione della stagione estiva sulla falsariga dello scorso anno”. Ipotesi patentino per chi sarà vaccinato? “Ne ho discusso con i ministri degli altri Paesi europei, si va verso uno strumento digitale sanitario che registri le vaccinazioni. La posizione dell’Italia è chiara: le regole devono essere uguali per tutti, non possiamo accettare fughe in avanti con le quali un Paese possa cercare vantaggi competitivi. L’estate è molto vicina e i vaccini sono ancora pochi, anche se l’obiettivo è accelerare il più possibile: questa la cosa più importante”.