Galliani intercettato: «Agnelli sputa me**a sul calcio italiano. La Juventus…»
“In base alle indagini, “può ritenersi” che l’ex a.d. del Milan Adriano Galliani e altri indagati “abbiano costituito un’associazione a delinquere in grado di interporsi fin dal 2009 tra le squadre di calcio, cui spettano gli ingenti benefici della commercializzazione in Italia e all’estero dei diritti audiovisivi (stimabili in non meno di 1,5 miliardi all’anno) e il mercato, per appropriarsi illecitamente e clandestinamente di una fetta consistente di questi”. Lo scrivono i pm milanesi nella richiesta di arresto respinta dal Gip, Manuela Accursio Tagano, nei confronti di tre indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita dei diritti tv della Lega Calcio e su Infront Italia, la società? che gestisce i diritti televisivi per il calcio di Serie A e B.
I MANAGER. Stando a fonti giudiziarie, Galliani non è stato ancora iscritto formalmente nel registro degli indagati. Le altre persone con cui l’ex dirigente del Milan avrebbe dato vita alla presunta associazione a delinquere sarebbero, tra gli altri, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, tre ex manager di Infront Italy (Marco Bogarelli, Andrea Locatelli e Giuseppe Ciocchetti) e l’imprenditore Riccardo Silva, patron di un’altra società che si occupa di diritti tv. Per Bogarelli, Ciocchetti e Silva era stato chiesto l’arresto, poi rigettato dal Gip. Contro il diniego del giudice la Procura ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame.
L’INTERCETTAZIONE. E nella richiesta di arresto per i 3 indagati bocciata dal Gip, spuntano delle intercettazioni di telefonate tra Adriano Galliani e Marco Bogarelli, a.d. di Infront Italy. “E via, adesso la deve smettere questo signorino”. Il “signorino” evocato dall’ex a.d. del Milan è il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Al telefono, Galliani e Bogarelli “stigmatizzano – scrivono i pm – il comportamento del presidente della Juventus Agnelli”. Questo il testo di una delle conversazioni datate marzo 2015 e riportate nella richiesta di arresto per 3 indagati bocciata dal Gip.
Bogarelli: “(…) Basta Agnelli però…o no?”.
Galliani: “e…lo so…ho capito…e come si fa a fermarlo? Io glielo dico”.
Bogarelli: “E lo so, ma in Lega qualcuno dovrà dire qualcosa, qualche società, troviamo spazio da qualche parte, perché veramente oltre a essere un imbecille per altro….cioè, non è che è un genio…non lo so, poi va in Germania a sputtanare la Lega…io adesso gli scrivo, basta, non può avere…tutti che sputano sul calcio italiano, come si fa a vendere?”.
In seguito, parlando dei cosiddetti diritti d’archivio, Galliani usa tono molto duri: “(…) L’arroganza è cosa della Juventus che ad essa non sa sfuggire…commento che io ho fatto, voglio dire, loro bisognano darli…perché il sigor Agnelli prende 100 milioni dalla Lega Calcio”.
E ancora, in una chiamata successiva, l’ex ad rossonero ribadisce che Agnelli “continua a sputare merda sul calcio italiano” e “vive di quello”. “È pazzesco, è pazzesco – dice ancora Galliani – appena fatto una polemica, quindi per caso mi ha chiamato un’agenzia di stampa, io non avrei neanche risposto…gli ho detto: `no, guardi, non leggo le interviste del signor Agnelli´. Comunque adesso bisogna dargli addosso a questo signore perché non va bene”. E quando Bogarelli gli dice che è “impazzito, credo proprio sia fuori di testa”, Galliani risponde: “Sì, sì””. Questo ciò che si legge su “Gazzetta.it”.