Galliani: «In Serie D non ci sono ricavi. Per il prossimo anno vedo una Serie A a 22 squadre»
«In serie D non ci sono ricavi, in serie C quasi. La serie C perde 120 milioni l’anno che sono messi da 60 imprenditori con una media di due milioni di euro ciascuno. Ho un timore: la crisi economica che colpirà in maniera forte il nostro Paese impedirà a questi 60 signori di mettere i soldi anche l’anno prossimo. Ma serie C e serie D svolgono un compito sociale, tolgono i ragazzi dalle strade e bisogna trovare qualche sistema per far sì che questo compito venga loro riconosciuto. Per Serie A e B, invece, bisognerà capire quale sarà il comportamento del pubblico, degli sponsor e delle tv. Detto che i tempi della ripresa li scandisce il virus, più che capire quando si ricomincerà o quando si finirà, occorre valutare quale soluzione farà meno danni al calcio. La Serie B vive con pochi ricavi, tuttavia, grazie alla mutualità del 6-6,5% che le arriva dalla Serie A, riesce a sopravvivere. Vedo per il prossimo anno una Serie A a 22 squadre e una Serie B a 21-22. Credo siamo impossibile determinare le retrocessioni, per cui andrà trovata una soluzione». Queste le parole di Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, rilasciate ai microfoni di “Tuttosport” in merito alla ripresa dei campionati dopo l’emergenza Coronavirus.