“Trattenere le persone lì è il modo migliore perché l’infezione si diffonda in maniera notevole. Quella nave da crociera, ricordiamo, ha provocato oltre 700 infettati e ha avuto un numero riproduttivo basale spaventoso da questo punto di vista.È necessario che vengano divise le persone che risultano positive da quelle che sono negative, e comunque vanno quarantenate. I positivi devono essere curati da una parte, e i negativi isolati e in quarantena da un’altra parte. Al termine dei 14 giorni di quarantena comunque procederei con un secondo tampone. Si sta parlando per forza di strutture più o meno di tipo alberghiero, o qualcosa di simile. Vanno trattenuti, insomma, in luoghi idonei dove è possibile mantenerli in quarantena e distanziati. Sono d’accordo che venga mantenuto lo stato di emergenza, per lo meno si può cercare di regolamentare meglio anche questi interventi”. Queste le parole di Massimo Galli, direttore del reparto delle malattie infettive del Sacco di Milano, rilasciate ai microfoni di “Il Messaggero” in merito alle navi quarantena.