Galli avverte: “Proiezioni curva sono allarmanti. Servono tamponi diffusi”
“Misure sufficienti? Me lo auguro, voglio tentare di essere ottimista, sottolineando il fatto che se si guarda alle curve dei Paesi vicini si vede chiaramente che, spostando indietro le loro curve, coinciderebbero esattamente con le nostre, con un paio di settimane di intervallo.
Ci mettono di fronte a quello che ci si può aspettare nel prossimo futuro, se non che, senza interventi decisi, le nostre curve possano prendere un andamento più veloce. Mi auguro veramente con tutto il cuore di no, ma che ci sia allarme e che vada considerato con estrema attenzione ormai l’abbiano capito quasi tutti. stavolta sappiamo di avere il nemico in casa. A questo punto se non c’è qualche freno dato da qualcuno, non so per quali interessi, dovremmo essere in condizione di gestire meglio la situazione. “Però attenzione: nessun sistema sanitario al mondo regge un tracciamento dei contatti quando le infezioni diventano qualche migliaio al giorno. Non ci si riesce e bisogna fare altre cose: una sono i tamponi diffusi, cosa non facilissima da fare ma che va fatta e che sarebbe stata da fare anche molto prima.
Non credo arriveremo a 30mila casi nel giro di qualche giorno, però questa settimana sarà difficile vedere un decremento di casi, perché quello che stiamo per vedere è già accaduto dal punto di vista dell’infezione. Sono gli interventi che partono da oggi che ci si augura aiutino ad invertire la tendenza in maniera abbastanza decisiva. Il messaggio è che ci dobbiamo mettere tutti quanti a fare il possibile perché questa cosa avvenga e impegnarci a stare più in casa, avendo meno contatti o limitandoli a quelli strettamente necessari”. Queste le parole del direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, rilasciate a “Sky Tg 24” in merito l’emergenza Coronavirus.