
Ospite della trasmissione Punto Nuovo Sport su Radio Punto Nuovo, l’ex difensore Francesco Galeoto ha commentato l’attualità di casa Palermo e Salernitana, due squadre a lui particolarmente care. Palermitano classe 1972, Galeoto è infatti un doppio ex, ricordato soprattutto dai tifosi granata per un memorabile gol siglato allo stadio “Mirabello” di Reggio Emilia nel campionato 1997-1998, che contribuì alla storica promozione in Serie A della Salernitana di Delio Rossi.
Con 378 presenze in Serie B, è tra i giocatori più presenti nella storia del campionato cadetto, con all’attivo anche 11 presenze in Serie A con la maglia del Treviso.
Su Palermo:
«Il Palermo sta attraversando un brutto periodo, è in crisi di identità, di gioco e di risultati. È una squadra che, a inizio stagione, avrebbe dovuto puntare alla Serie A senza difficoltà. Da palermitano mi dispiace molto: secondo me, questo era davvero l’anno giusto per il salto di categoria».
Su Breda e la Salernitana:
«Breda è un bravo allenatore, è stato il mio capitano ed è anche una grande persona. Credo fermamente che la Salernitana possa ancora salvarsi, ma bisogna crederci tutti. Il problema principale è stato il pessimo inizio di campionato: è così anche per il Palermo. Sono situazioni che ti trascini per tutta la stagione. Una piazza come Salerno merita di più: la Serie B le va stretta, figuriamoci la C».
Sulla Serie B 2024-25:
«Il Sassuolo ha dimostrato di essere fuori categoria, mentre il Cosenza è la squadra che ha più evidenziato i limiti da retrocessione. Tra le due c’è un abisso. Tutte le altre sono ancora in corsa per qualcosa, in una Serie B che, come ogni anno, resta imprevedibile».
Sul futuro della Salernitana:
«L’allenatore dovrà essere bravo a cambiare passo e a entrare subito in sintonia con i giocatori. Giocare per la Serie A è una cosa, lottare per non retrocedere è un’altra. Cambia la testa, cambia la pressione. La Salernitana deve sentire la responsabilità di dover fare punti ogni domenica. E già dalla prossima gara non si può più sbagliare».