Ci si aspettava una continuità di prestazioni dopo il pareggio interno arrivato con la capolista del Girone C, la Ternana, invece il Palermo quest’oggi ha rimediato un’altra pessima figura in casa dell’Avellino.
Continua il trend da brividi del Palermo in trasferta e continua di conseguenza la stagione anonima del club rosanero. Come al solito, la compagine guidata da Boscaglia non è riuscita a far male alla difesa avversaria, mantenendo il possesso della sfera senza però mai colpire veramente.
In una partita che sembrava comunque in equilibrio, a condannare i rosanero è stato un erroraccio di Alberto Pelagotti, una disattenzione che può capitare, ma che all’atto pratico è costata il match al Palermo. E per l’ennesima volta, ci si trova a commentare un deludente risultato ottenuto da una squadra che continua a fare tanta, troppa fatica.
Il Palermo adesso rischia. Rischia perché la classifica aggiornata dice che i rosanero sono fuori dalla griglia playoff in questo momento e “solo” a +10 dal Bisceglie, che occupa la sedicesima piazza. Impossibile non esprimere il propio disappunto dinanzi a questi risultati. Neanche il più pessimista dei tifosi probabilmente si sarebbe aspettato un Palermo undicesimo in Serie C, con la squadra attualmente in testa che ha addirittura doppiato i punti dei siciliani. Fallimento tecnico, sfortuna, Covid, errori, mercato poco soddisfacente, poco importa. La verità è solo e soltanto una: forse questa società non è in grado di sostenere il peso e l’ambizione di una piazza che è abituata a ben altri palcoscenici, neanche lontanamente paragonabili a quelli attuali.
D’altronde, nel famoso bando per l’acquisizione del club, vi era chiaramente scritto che si sarebbe puntato alla serie A in tre anni, e adesso è inevitabile storcere il naso di fronte a questa promessa che appare come un’utopia. Il mercato di Gennaio doveva portare pedine importanti per cambiare il volto di questa stagione, e invece ancora una volta, De Rose a parte, si è assistito ad un immobilismo disarmante. Difficile pensare che non si conoscesse il reale valore di questa squadra, più facile invece, credere che non sia stato possibile investire ulteriori capitali.
E mentre si parla della recessione delle quote di Di Piazza, del centro sportivo, dei progetti di marketing, del museo, della pubblicità, delle opere benefiche, il Palermo in campo fatica, fa un passo avanti (la buona prestazione con la Ternana) e due fuori dai playoff (la brutta sconfitta di oggi).