Furia Yoshida contro gli insulti razzisti: al termine di Arabia Saudita-Giappone prova a farsi giustizia da solo
Brutto episodio in occasione del match valido per le qualificazioni Mondiali tra l’Arabia Saudita e il Giappone.
Subito dopo il fischio finale del match di Jeddah, il capitano del Giappone Maya Yoshida si è presentato davanti ai microfoni della stampa, nel classico “angolo” allestito a bordo campo. Il difensore della Sampdoria si è ritrovato praticamente di fronte alla curva, ed è stato sbeffeggiato da alcuni sostenitori. Visibilmente arrabbiato, Yoshida ha risposto ad alcuni di loro, prima di lasciare la postazione e dirigersi minacciosamente verso gli spalti.
Un funzionario ha provato a riportare la situazione alla calma, con Yoshida che molto arrabbiato è tornato negli spogliatoi. Prima però ha voluto spiegare il motivo della sua reazione, legato a particolari insulti ricevuto di stampo discriminatorio: «Ci sono stati dei gesti discriminatori (secondo alcune indiscrezioni, alcuni tifosi avrebbero mimato gli occhi a mandorla, ndr). È difficile da accettare, è successo anche nelle altre gare di qualificazione. È una situazione molto deludente».