Un Andrea Fulignati rammaricato quello che attraverso il proprio profilo Instagram, si è sfogato dopo Palermo-Empoli, ultima gara di serie A. L’estremo difensore, empolese di nascita, si esprime così in merito alla retrocessione della sua squadra del cuore: “A volte si sa il destino è beffardo. Mi ha messo davanti ad una situazione che a inizio anno quando sono usciti i calendari pensavo e speravo sarebbe stata diversa. Pensavo che ci saremmo potuti giocare la salvezza magari all’ultima con l’Empoli e che sarebbe stato difficile ma bello per me, invece paradossalmente lo è stato forse di più. Per noi ieri non c’era niente più da dire e niente più da mettere in campo se non la nostra professionalità e i nostri valori che poi alla lunga si sa che fanno la differenza! Noi eravamo già retrocessi e l’Empoli si giocava la vita o la morte. Le tante malelingue avevano già dato sentenze che però sono state smentite dal campo. Ho fatto quello che dovevo, ho fatto quello per cui sono pagato ed ho anche fatto quello che il mio cuore non voleva. Durante la partita mi dicevo che sarebbe successo, che in qualche modo l’Empoli si sarebbe salvato ed era il cuore a suggerirmelo anche se sapevo che io avrei avuto un ruolo importante in questo. Così non è stato ed ho avuto, ed ho tutt’ora una sensazione di rammarico perché ho passato tanti anni dietro a quella società soprattutto da tifoso e non si scordano con una partita al di là dell’importanza di essa. Auguro a tutti il popolo Azzurro il meglio, succederà ancora molto probabilmente di ritrovarsi contro in futuro e sarà sempre così perché nel lavoro molto spesso bisogna anteporre la professionalità al cuore. Ed oggi più che mai per tutte le emozioni che ho provato mi sento orgoglioso di essere Empolese”. Di seguito il post in questione: