Nell’ultima edizione de “La Gazzetta dello Sport”, Pasquale Marino ha condiviso le sue considerazioni sulla corsa alla promozione in Serie A tra Sassuolo e Pisa. Marino ritiene che entrambe le squadre abbiano solidi organici e una buona gestione, con il Pisa che ha recentemente rinforzato l’attacco con l’acquisto di Meister. Il Sassuolo, grazie a giocatori chiave come Berardi, ha mostrato una forte adattabilità e dominio, mentre il Pisa è lodato per la sua consistenza. Nonostante il vantaggio significativo, Marino avverte che entrambe le squadre non dovrebbero abbassare la guardia, in particolare contro rivali come la Cremonese, che potrebbe ancora recuperare terreno. La sua analisi sottolinea l’importanza dell’esperienza degli allenatori e della capacità di mantenere la concentrazione fino alla fine del campionato.
Ecco le parole di Pasquale Marino:
Sassuolo +11 e Pisa +7: dopo lo scatto dell’ultimo turno si può dire che hanno già la Serie A in pugno? «Hanno messo le basi giuste. Società e organici sono di assoluto rispetto, possono anche fare mercato per sistemarsi, vedi il Pisa col nuovo attaccante Meister: non penso che possano perdere tanto terreno».
Come si spiega, in un campionato sempre tanto equilibrato, una fuga così decisa? «Il Sassuolo è già andato: ha giocatori troppo forti,
appena si sono adattati non li hanno più fermati; Berardi faceva la differenza in A e figuratevi qui. Il Pisa non è da meno, ma entrambe possono ringraziare le rivali che hanno deluso malgrado ottimi organici. Nemmeno lo Spezia ha tenuto il ritmo. Sassuolo e Pisa hanno avuto più continuità, e poi hanno due allenatori che hanno già vinto: questa è una cosa che conta».
Quali i rischi possono trovare sulla loro strada da qui alla fine? «Hanno l’esperienza che consentirà loro di evitare crolli clamorosi, devono ragionare e non farsi prendere dalla foga: è una questione di testa. Non trascurerei le rivali che possono rifarsi sotto, soprattutto la Cremonese che ha grandi possibilità, anche se le distanze al momento mi sembrano non facili da colmare».