Nell’ultima edizione de “La Gazzetta dello Sport”, Cristian Bucchi ha discusso la situazione di Sassuolo e Pisa nella corsa alla promozione in Serie A. Ha sottolineato che, nonostante le due squadre abbiano un vantaggio significativo e organici forti, non dovrebbero sentirsi già sicure di aver conquistato la promozione, dato che la Serie B è nota per le sue imprevedibili sorprese. Bucchi ha elogiato il Sassuolo per essere ben equipaggiato in tutti i reparti e il Pisa per la sua solidità difensiva. Ha attribuito la loro fuga nel campionato alla continuità di risultati e alla mancanza di rivali all’altezza, citando il calo di rendimento di squadre come lo Spezia, la Cremonese, il Palermo e la Sampdoria. Infine, ha avvertito che sentirsi al sicuro potrebbe essere un grave errore, poiché le dinamiche della Serie B possono cambiare rapidamente e squadre come la Cremonese potrebbero ancora colmare il divario.
Ecco le parole di Bucchi:
Sassuolo +11 e Pisa +7: dopo lo scatto dell’ultimo turno si può dire che hanno già la Serie A in pugno? «Non si devono sentire già arrivate perché la Serie B è un campionato tanto incerto quanto meraviglioso e regala sempre grandi sorprese. Sassuolo e Pisa in ogni caso hanno organici decisamente forti per cementare questa ottima classifica. Penso al Sassuolo: è completo in ogni reparto, ma bastano tre giocatori come Berardi, Thorstvedt e Laurienté che sarebbero titolari in tanti club di Serie A. Del Pisa mi piace la solidità difensiva, dove spicca uno come Caracciolo insieme ai vari Canestrelli, Giovanni Bonfanti, Calabresi e Rus».
Come si spiega, in un campionato sempre tanto equilibrato, una fuga così decisa? «La continuità di risultati e l’alto numero di vittorie sono stati determinanti. Oltre la loro bravura, queste due squadre non hanno trovato rivali all’altezza. Lo Spezia ci ha provato fino a quando ce l’ha fatta e adesso sta pagando un calo di rendimento, ma le altre come Cremonese, Palermo e Sampdoria non hanno retto il confronto. Comunque, tra le due spiegazioni che posso dare, al di là dei meriti e del valore delle squadre, penso che i passi falsi di chi rincorre abbiano aiutato tanto chi è riuscito ad andare in fuga».
Quali i rischi possono trovare sulla loro strada da qui alla fine? «Sentirsi al sicuro sarebbe un grave errore. In B in un mese può cambiare tutto, bastano un filotto di risultati negativi o positivi per rimettere tutto in gioco. E poi dietro c’è qualcuno che cresce, come la Cremonese che sta accorciando le distanze, ha già avvicinato lo Spezia e quindi ci proverà fino in fondo».