L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Luca Moro, il quale ha parlato anche della prossima B e del Palermo.
Tre milioni e mezzo più bonus. Il Sassuolo ha creduto in Luca Moro, l’ha comprato dal Padova e l’ha dato (prestito secco) al Frosinone, bravo a vincere la foltissima concorrenza. Ora tocca a lui, tornato in Serie B dopo gli assaggi con lo stesso Padova e con la Spal e soprattutto dopo la pazza stagione di Catania: 21 gol in 28 partite cancellati dall’esclusione forzata del club dalla Serie C a tre giornate dalla fine del campionato.
Lo sa che per tutta la carriera le sue statistiche saranno impazzite? «Perché?».
Perché quei 21 gol non valgono più… «Valgono valgono, io li ho fatti e quindi li tengo buoni, altroché!».
Erano stati i primi della sua carriera tra i professionisti. «Mi sono sbloccato, dopo aver segnato solo a livello giovanile. Diciamo che quei gol hanno determinato il mio passaggio tra i grandi. E comunque fare gol a Catania, davanti a quei tifosi, è una sensazione da provare… Rivedo i video e hanno ancora un peso molto importante».
Le aveva mandato (attraverso un fisioterapista del Bayern amico) anche un video di complimenti Lewandowski. «Vecchia storia…. Diciamo che è stato un primo traguardo, quel riconoscimento. Chissà, magari me ne manda un altro se mi ripeto!».
Quei gol in ogni caso sono serviti a conquistare il Sassuolo: contento della scelta? «Assolutamente contento, ci sono andato volentieri. E’ una società che punta sui giovani e lancia tanti talenti, credo sia stata la scelta migliore che potessi fare e ora tocca a me ripagare questa fiducia».
Prima che il Sassuolo la comprasse, lei diceva che apprezzava la cattiveria di Scamacca: un caso? «Lo conoscevo da lontano, era vero. Poi nell’ultimo mese, quando il Catania è stato escluso dal campionato, mi sono allenato con il Sassuolo e ho avuto la conferma: è proprio di alto livello, un attaccante moderno dal quale imparare».
Come è arrivata la decisione di andare a Frosinone, malgrado in B la volessero praticamente tutti? «Un passaggio fondamentale: per la mia carriera credo che questo sia un anno determinante. Se faccio bene qui posso anche conquistare l’Europeo Under 21, dopo aver fatto l’U20: l’obiettivo è doppio».
Il 4-3-3 di Fabio Grosso potrebbe esaltarla come quello di Francesco Baldini a Catania? «Mi piace fare la punta centrale e quel modulo è l’ideale per me. Non abbiamo ancora fatto molto lavoro tattico, però ho visto qualche gara del Frosinone in tv e devo dire che quel calcio porta a produrre molte occasioni da gol. Grosso mi sembra molto preparato ed è molto esigente: anche in questo è come Baldini, e io sono solo contento di lavorare con un tecnico così».
Almeno adesso la sua carriera, dopo tanti spostamenti, sembra aver preso una piega chiara. «Sì, ma aver cambiato squadra tante volte non è stato un problema per me, anzi. Ricominciare sempre da zero mi ha spronato a fare meglio e mi aiuta a diventare un giocatore completo. E’ così adesso a Frosinone e così sarà più avanti se dovessi cambiare ancora. In questa fase della mia carriera penso a formarmi, non a fermarmi: spero che il Frosinone mi aiuti a crescere».
In B ritroverà da ex il Genoa e la Spal… «Un campionato pazzesco. Avrei preferito ritrovare il Padova, visto che sono tifoso. Peccato, al suo posto ci sarà il Palermo e cercherò di… vendicarli! Dopotutto nel campionato scorso due gol al Palermo li ho già fatti, e nessuno me li potrà cancellare…».