Il direttore dell’area tecnica del Frosinone Guido Angelozzi, è intervenuto in conferenza stampa a margine della presentazione dei nuovi acquisti dei ciociari.
Di seguito alcune sue parole:
Il sogno di Guido Angelozzi qual è? «Fin quando ho le farfalle nello stomaco continuerò a lavorare, quando non le avrò più smetterò e mi dedicherò alla mia famiglia che ho un po’ trascurato. Il mio sogno è in primis far star bene la mia famiglia, poi sono rimasto qui perché l’anno scorso il destino si è accanito contro di noi e il mio sogno è tornare in A ma non è facile. I ragazzi hanno tanta voglia, anche loro vogliono raggiungere un obiettivo non facile perché è un campionato difficile. Ieri ho detto alla squadra che dobbiamo essere un gruppo granitico peché in questi anni il Frosinone ha raggiunto obiettivi in questa maniera. Tutti sanno che devono giocarsi il posto e chi subentra deve dare il massimo. Se troviamo compattezza anche col pubblico ce la giocheremo. Mi voglio giocare le carte come se fossi arrivato ora a Frosinone».
Cuni e Szyminski andranno via? «Per Cuni siamo allo scambio documenti, è andato a fare le visite mediche. Szyminski ha rifiutato l’offerta di Cipro dove sarebbe andato in Serie A. Canotto non ha offerte mentre Haoudi si sta allenando con noi, perché sembra che siamo tanti ma ci sono sempre imprevisti. Ora ci sono anche i nazionali fuori quindi Haoudi si sta allenando. Ci sono anche Grosso, e altri due ragazzi della primavera perché mancano dei calciatori. Lusuardi sta fuori per infortunio, forse Cerofolini dovrà stare fermo, lo saprete tra oggi e domani perché sta facendo gli esami. Ieri ha dovuto interrompere l’allenamento per un infortunio al ginocchio. Speriamo non sia grave. In questo momento ci capitano questi infortuni ma passerà».
Il presidente è ancora convinto di aver fatto bene a non vendere Marchizza? «Il primo tifoso del Frosinone è il presidente, vuole sempre vincere e il meglio per la squadra ma poi ci sono altri fattori che incidono e decidono il destino di una squadra. Dietro ci sono sacrifici della famiglia per tenere la squadra a questi livelli. Per mantenere una squadra come il Frosinone ci vogliono tante risorse. A Sassuolo ricordo c’era una sponsorizzazione delle aziende importanti, qui ci sono sponsor vicini a Frosinone. Qui un palco si compra a 35mila euro, in A 60mila. A Sassuolo in A lo si pagava 300mila euro. C’è questo handicap con i grandi club».
Giudizio sul mercato delle altre? «Il giudizio lo da sempre il campo. La Sampdoria e la Cremonese si sono rinforzate tanto. Anche il Palermo. Sono tutte realtà importanti. La Cremonese pur avendo una città piccola ha una proprietà importante alle spalle. Noi abbiamo fatto la squadra in ritardo ma ce la possiamo giocare, siamo però dietro le altre».
Si è parlato tanto dell’asse con la Juve, quest’anno è arrivato Pecorino. Ha provato a prendere altri calciatori dai bianconeri? «Con la Juve ho un ottimo rapporto, volevo Savona ma sta giocando titolare lì. Avevamo scelto calciatori che giocano in A. Hasa anche volevo ma quando c’è la serie A è dura. La Juve si era messa disposizione. Uno lo abbiamo preso ed è Pecorino. C’è un bel rapporto ma cosi come con altre squadre, veniamo tanto apprezzati per il lavoro svolto».
Rimpianto? «Non c’è l’ho mai un rimpianto, se uno non può venire amen. Dipende da tante cose, mi dispiace solamente dar via Cuni perché per me è un giocatore forte che ha grandi potenzialità. Non mi piace trattenere un calciatore contro voglia . Mi dispiace perché lo sto svendendo il calciatore. Per la società mi piace sempre valorizzare al massimo i calciatori, più plusvalenza facciamo e meglio è e io puntavo a farlo diventare un Gatti, un Brescianini. Anche Vivarini stravedeva per lui ma giocava svogliato perché con la testa non c’era. Io ancora devo firmare, mi sento frustrato ma lo devo fare perché lui con la testa non c’è. L’anno scorso senza fare gol vedendolo tutti i giorni in allenamento vi posso dire che è fortissimo. Lui aveva ogni giorno un problema e diventa stancante anche per i compagni. Fidatevi lui è forte».