Il direttore del Frosinone, Guido Angelozzi ha parlato in conferenza stampa esprimendosi sul mercato in uscita, che ha visto Roberto Insigne arrivare al Palermo, ma non solo.
Ecco le sue parole:
«C’è stata qualche risoluzione di contratto. Noi all’inizio avevamo difficoltà a fare delle operazioni e quindi dovevamo abbassare il monte ingaggio ho dovuto regalare due calciatori: Ricci e Insigne perché avevano degli ingaggi alti. Li ho regalati perché erano due operazioni troppo importanti in quel momento perché mi sono tolto due pesi importanti con l’operazione Boloca sia partiti. Avevamo fatto un budget che poi non è stato rispettato per colpa mia ma è stato fatto perché poi c’era lo spazio per farlo. A che l’anno scorso tante entrate le abbiamo fatte alla fine. C’è stato qualche calciatore che non è voluto andare via tipo Bidaoui. Borrelli ha chiesto di andare a giocare Szyminski anche era un po’ combattuto ad andare via. Volevamo però difensori strutturati. Caso si lo volevano in B ad inizio mercato, qualche timida richiesta ma nulla di importante. C’era chi voleva Oyono ma dopo Boloca abbiano scelto di non vendere pezzi importanti».
«Arabi nel calcio? È stato sempre cosi il mio modo di lavorare, ovunque sono andato. Mi piace sempre lavorare con i giovani che hanno un potenziale e rischiare in prima persona. Non ho mai lavorato in un club di prima fascia in cui c’è una filosofia diversa. Meglio che sono arrivati gli arabi che mettono soldi perché in Italia tutto le società sono indebitate»