Francia, la Ligue 1 adesso trema: probabile ripartenza ad agosto
Secondo quanto riporta il quotidiano transalpino ‘L’Equipe’, in Francia, così come in Italia, il calcio potrebbe non essere una priorità del Governo. Se nei giorni scorsi, infatti, era filtrato ottimismo sulla possibilità di ripartire con gli sport di squadra già dall’11 maggio, nelle ultime ore fonti vicine al governo francese avrebbero smentito dando per “molto probabile” lo slittamento della Ligue 1 ad agosto, in contrasto con le indicazioni della Uefa che vorrebbe la fine dei campionati entro il 2 agosto per poter disputare le coppe europee proprio in quel mese. La tendenza di oggi è che il capo del governo, Edouard Philippe, non autorizzerà la ripresa delle attività calcistiche professionistiche, a partire dagli allenamenti, già dall’11 maggio”, finora la data prevista. Il premier parlerà oggi alle 15. Sempre oggi è prevista una riunione telefonica tra il ministro dello Sport, Roxana Maracineanu, e i principali leader del calcio francese Noël Le Graët, presidente della Federazione francese, e Nathalie Boy de la Tour, la sua controparte della Lega. Chiaramente l’obiettivo della Ligue 1 è una ripresa della massima serie entro il 17 giugno, se così non dovesse accadere c’è la forte possibilità che la stagione non venga conclusa. Proprio ‘L’Equipe’ aveva anticipato alcuni dei contenuti presenti nel protocollo sanitario stilato dagli esperti di Lega, Federazione e Associazione dei medici sociali. Tra le misure previste ci sarà l’ingresso nei centri di allenamento solo a chi non avrà una temperatura superiore a 37,8 gradi. All’interno delle strutture adibite a zona allenamento dei club si potrà circolare solo indossando mascherine protettive. Il protocollo incoraggia gli esercizi all’aperto e indica come prioritaria una riorganizzazione degli spazi interni per garantire il distanziamento sociale di salette di cura e massaggio. Le attrezzature per la preparazione atletica e il materiale sanitario saranno disinfettate dopo ogni utilizzo. I pasti non si consumeranno a mensa, ma singolarmente nelle proprie stanze. A giocatori e staff sarà chiesto di rivedere le loro abitudini e la vita di gruppo. La distanza tra i giocatori sarà di due metri nei momenti di riposo e di quattro durante gli allenamenti. La ripresa sarà graduale e suddivisa in 4 step: controlli medici, ripresa individuale, a piccoli gruppi e, infine, allenamenti collettivi.