L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla squalifica record in Francia.
Ha dell’incredibile quanto accaduto nel corso del match tra Champigny e Union Sportive d’Ormesson, valido per la seconda divisione del campionato distrettuale senior francese. La sfida si è giocata lo scorso 28 gennaio ed è stata “macchiata” da un episodio clamoroso.
Un calciatore dello Champigny è stato espulso a dieci minuti dalla fine per doppio giallo. Al termine della partita, è rientrato in campo per aggredire l’arbitro e gli assistenti. La commissione disciplinare si è presa del tempo per valutare attentamente quanto accaduto e alla fine ha deciso di infliggere al calciatore una pena mai vista: trent’anni di squalifica.
A commentare l’accaduto è stato Denis Turck, presidente del Distretto 94, come riportato da Le Parisien: «Dovevamo sottolineare quanto accaduto. A casa nostra, nella Valle della Marna, vogliamo essere esemplari nella lotta contro ogni forma di violenza. Speriamo di servire da esempio. Stanno accadendo tante cose in questo momento. Noi tutti dobbiamo reagire». Il calcio dilentattistico francese, infatti, non è nuovo a simili episodi di violenza, tant’è che nel distretto di Vaucluse è stato deciso di dotare gli arbitri di una telecamera GoPro.