Foschi: «Vi racconto come vinsi due campionati contemporaneamente con Palermo e Cesena»

L’edizione odierna de La Repubblica Palermo ha realizzato una lunga intervista all’ex ds rosanero Rino Foschi.

Ecco qualche estratto:

 

Facciamo un passo indietro e, dalla fine ingloriosa, torniamo al suo arrivo al Palermo e ai rapporti con il Cesena. «Io venivo da sette anni al Verona e quando Zamparini stava per prendere il Palermo mi chiamò per affidarmi la squadra. Non volevo venire in Sicilia e dissi al presidente che qualora fossi stato a Palermo avrei comunque voluto dare una mano al Cesena del mio amico Edmeo Lugaresi. Lui mi disse: “Va bene. Hai due giorni alla settimana da dedicare al Cesena”».

E così fu. Lei iniziò una collaborazione a distanza che, diciamolo chiaramente, faceva molto più comodo al Cesena che al Palermo. «Ma certo. Il Palermo non ci guadagnava nulla. Anzi, ci perse dei soldi. Ricordo che, tra gli altri, abbiamo dato al Cesena gente come Pestrin, Rinaudo e Ciaramitaro. Quando li hanno rivenduti, a Cesena si sono tenuti i soldi».

Però Palermo e Cesena andavano alla grande e lei era l’uomo più felice del mondo. «Il primo anno mandammo Iachini a Cesena e noi prendemmo Glerean. Il secondo anno a Cesena c’era Castori e noi avevamo Guidolin. In dieci giorni vinsi due campionati, con il Cesena che andava in B e, soprattutto, il Palermo promosso in Serie A».