Foschi: «Tuttolomondo? Ho ancora le ossa rotte. Vi dico perchè non mi volevano. Tornerei a Palermo!»
L’ex direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, ha parlato a “Tuttomercatoweb.com”, ecco le sue parole: La mancata iscrizione dell’anno scorso del Palermo con i Tuttolomondo al timone è ancora una ferita aperta, immagino.
«Non meritavo di vivere ciò che ho subito. Ho ancora le ossa rotte. Di quella gente non parlo. Se avessi avuto le spalle più larghe non avrebbero retrocesso il Palermo dopo un campionato giocato regolarmente e gli stipendi pagati. Sono rimasto deluso dal Palazzo. Perché la mia squadra in campionato ha gareggiato regolarmente. Sono persino diventato presidente e ho cacciato gli inglesi che avevano fatto solo dei danni. Siamo arrivati terzi e ci hanno mandati in Serie C. Non avevo le spalle larghe». Per spalle larghe immagino intenda una proprietà solida. Che bluff i Tuttolomondo… «Mi hanno licenziato perché non li volevo. Cercavo una nuova proprietà più solida perché li consideravo un bluff e poi i fatti mi hanno dato ragione perché il Palermo non si è iscritto al campionato. Lucchesi aveva dichiarato che mi muovevo come un elefante tra i cristalli, sapete perché? Semplicemente perché chiedevo spiegazioni sui soldi che non arrivavano mai. Ho dovuto svuotare il mio ufficio di notte perché dovevano presentare l’allenatore senza coinvolgermi. Un’umiliazione incredibile, a Palermo. Nella mia Palermo. Assurdo» Tornerebbe anche nelle categorie inferiori se arrivasse una chiamata da Palermo? «La risposta è scontata».