Foschi: «Quanto mi manca Zamparini! Vi svelo due retroscena»
L’edizione odierna de La Repubblica Palermo ha realizzato una lunga intervista all’ex ds rosanero Rino Foschi.
Ecco qualche estratto:
Quanto le manca Zamparini? «Manca tanto a me e al calcio. Manca nonostante tutti i suoi difetti e i suoi problemi. Peccato per il finale della sua esperienza a Palermo».
Perché una bella storia come quella che Zamparini aveva scritto a Palermo è finita in quel modo? «Perché finanziariamente l’ultimo Zamparini era messo malissimo. Non aveva più soldi per il calcio. Si è circondato di certa gente, a iniziare dai croati, perché pensava gli potessero portare giocatori forti. Anche io ho dovuto subire questi personaggi».
I vostri rapporti sono rimasti sempre buoni? «Certamente. Anzi, le svelerò due particolari. Il primo è che mi aveva chiamato perché voleva tornare nel mondo del calcio. Sembrava tutto pronto sino a quando non è morto il figlio Armando. A quel punto mi ha telefonato e mi ha detto: “Non ne facciamo più niente. Non m’interessa più niente”».
E il secondo? «Quando è morto, ha lasciato detto ai familiari che avrebbe voluto solo me al suo funerale (Rino Foschi si commuove e piange, ndr). Sono andato nella camera ardente a Lugo di Romagna e l’ho visto nella bara con i suoi jeans e la sua camicia. A un certo punto, i figli mi dicono: “Girati”. Mi volto e alle mie spalle c’era un maxi schermo che proiettava le immagini dei nostri successi a Palermo. Io e lui insieme (piange nuovamente, ndr)».