Foschi: «Quando Zamparini mi tirò una copia di Tuttosport addosso per Amauri…»
L’ex direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, ha parlato a “Tuttomercatoweb.com”. Ecco le sue parole: Qualche scontro lo ha avuto anche con Zamparini… «Quando ho venduto Amauri alla Juventus trattavo con Alessio Secco. Un giorno giocavamo a Napoli, ero in hotel con la squadra e arrivò il Presidente con la copia di TuttoSport secondo cui Amauri sarebbe andato alla Juventus. Mi tirò il giornale addosso, dicendomi che non avrei mai venduto Amauri ai bianconeri. Sono andato a fare la valigia… poi mi ha richiamato. Ho telefonato a Secco davanti a lui e li ho messi in contatto. Stavo dicendo la verità. Poi siamo andati avanti, io avevo voglia di chiudere. Qualcuno anche all’interno del Palermo sghignazzava e non ci credeva. Poi un giorno non ho detto niente a nessuno e con il solo segretario Felicori sono andato a Torino per andare a chiudere. In sede alla Juve c’erano i procuratori di Nocerino e Lanzafame che erano stati individuati come contropartite per chiudere l’operazione. Andando avanti nei discorsi si parlò dei contratti di Nocerino e Lanzafame e a quest’ultimo non volevo pagare l’ingaggio di 500.000 euro. I dirigenti della Juve erano tanti, io con me avevo soltanto il segretario. Dissi che non avrei pagato quell’ingaggio a Lanzafame. Tutti cercarono di controbattere, io andai via tra lo stupore dei presenti. Poi passata la rabbia sono tornato e ci siamo messi d’accordo e a Lanzafame diedi circa 300.000 euro. Blanc e Cobolli Gigli in quella circostanza dissero che ero stato bravo, ma che nelle trattative non ho lo stile Juve». Verona e Palermo le tappe più nelle della sua carriera? «Verona e Palermo, direi di sì. Ma Palermo è un’altra cosa, a livello affettivo mi ha dato tantissimo. La Serie A, l’Europa, la rabbia per essere andato via, poi il ritorno e l’addio dopo venti giorni. E poi sono tornato l’anno scorso in tempi più difficili. Quando penso al mio lavoro penso in rosanero. Anzi, se un giorno dovessi vincere al Super Enalotto la prima cosa che farei sarebbe comprare il Palermo (sorride, ndr)».