Foschi: «Per la A se la giocheranno Cremonese, Sassuolo, Sampdoria e Palermo»
L’ex direttore sportivo del Palermo Rino Foschi ha parlato ai microfoni di Alessio Alaimo per “TMW” rilasciando le seguenti parole:
«Osimhen via dal Napoli? È una cosa seria, l’errore parte dall’anno scorso. Voleva già andare via. Oggi non vuole più stare, è un problema molto serio e il Napoli non prenderà i soldi che si aspettava di prendere. Oggi il gioco lo comandano i procuratori: qualche danno, da questa vicenda, ci sarà».
Lukaku il sostituto ideale?
«Lo vuole fortemente Conte. È un giocatore particolare ma non mi entusiasma molto. Personalmente sono convinto che non sia la soluzione giusta».
Che operazioni di mercato la entusiasmano di questa sessione?
«Poche, ma sicuramente Buongiorno al Napoli: farà bene e darà grandi soddisfazioni. Sono più le chiacchiere che i fatti. Il Milan sta facendo abbastanza bene e si sta muovendo con una certa intelligenza. Le operazioni più importanti si faranno, probabilmente, alla fine. L’Inter si è mossa in anticipo e Marotta merita dieci e lode: ha pubbliche relazioni troppo importanti e riesce a muoversi sempre nel modo giusto. È stato l’acquisto più importante dell’Inter».
Da chi si aspetta qualche colpo?
«Dalla Juve, che sto guardando con una certa attenzione»
E la B direttore? «Per la A se la giocheranno Cremonese, Sassuolo, Sampdoria e Palermo. I grigiorossi hanno un presidente che non bada a spese, partono favoriti».
Gli affari più interessanti?
«Blin è un buon acquisto per il Palermo, come Coda e Tutino per la Sampdoria e Vandeputte per la Cremonese. Le prime partite di Coppa Italia contano il giusto, è ancora presto per dare giudizi. L’ultima settimana di mercato magari ci saranno ancora dei colpi»
Il 7 ottobre lei sarà premiato a Palermo: un riconoscimento alla carriera che ha già visto protagonisti negli ultimi anni Corvino, Angelozzi e Braida.
«Un premio che fa piacere e mi gratifica. Poi in una città di Palermo dove ho fatto anche il presidente, lo riceverò con grande entusiasmo. Questo premio me lo sento addosso»