Foschi: “Palermo-De Sanctis, poco feeling. Situazione Brunori poco chiara”

Rino Foschi, direttore sportivo di lungo corso e ora editorialista per TuttoMercatoWeb.com, porta con sé una carriera impreziosita dalle scoperte di alcuni dei più grandi talenti del calcio mondiale come Adrian Mutu, Sebastian Frey, Edinson Cavani e Andrea Barzagli. Con la sua vasta esperienza nei club come Hellas Verona, Genoa, Torino e Palermo, Foschi conosce bene le dinamiche del calcio di alto livello. Oggi ci offre il suo punto di vista su alcuni dei temi più scottanti che stanno caratterizzando l’attualità del calcio italiano, in particolare la situazione del Milan, le sfide di Palermo e Sassuolo, e le prospettive del mercato di gennaio.

Nel suo editoriale, Foschi non nasconde il suo disappunto per le recenti mosse dirigenziali del Milan, criticando la scelta di affidare posti chiave a figure poco esperte come quella di Zlatan Ibrahimovic. Inoltre, riflette sulla sorprendente stagione dell’Inter e sulla rientrante figura di Federico Balzaretti a Roma, mentre non manca di commentare la complicata situazione del Palermo in Serie B, marcata da scelte discutibili e da una contestazione mai vista prima. Attraverso il suo acuto sguardo, Foschi ci guida in un viaggio tra le contraddizioni e le sfide del nostro amato calcio, proponendo una riflessione profonda sulle capacità gestionali che il calcio moderno richiede, molto diverse da quelle del passato.

Momento complicato per il Milan. Lo sfogo di Fonseca dei giorni scorsi non mi trova d’accordo ma lo capisco. Il nuovo Milan non ha dirigenti all’altezza della storia rossonera. Ibrahimovic non ha niente a che fare con il lavoro che sta facendo. È stato un campione, ha indossato la maglia rossonera con grande merito e grandi risultati ma quello è il passato. Vedo direttori sportivi importanti in C. Poi penso che Braida è nei dilettanti a Ravenna dopo trent’anni di Milan e l’esperienza al Barcellona e vedo che Zlatan Ibrahimovic è un dirigente rossonero: i controsensi del calcio. Ibra non può pensare di gestire un allenatore come Fonseca che si sta prendendo delle colpe che non ha. Il Milan aveva Maldini e Massara e insieme formavano una coppia perfetta. Poi saltati loro si sono inventati Ibrahimovic. Con tutto il rispetto per il suo passato calcistico, fare il dirigente è tutta un’altra cosa.

Sorride l’Inter che ha battuto la Lazio 6-0. È la squadra più accreditata per la vittoria del campionato. La sconfitta per 0-6 è pesante ma la Lazio veniva da un momento straordinario. Sono partite che possono capitare. La Lazio si rialzerà.

A Roma torna Federico Balzaretti. L’ho avuto come calciatore nel Palermo, è un ragazzo eccezionale, un professionista serio. Darà una mano, la Roma prende un profilo italiano, magari è ancora inesperto ma conosce l’ambiente. Alla Roma però piuttosto che Ghisolfi servirebbe un direttore sportivo importante.

Grande caos a Palermo in Serie B. La squadra era partita con grandi ambizioni, la proprietà è importante ma ha diverse società e il Palermo non rappresenta la priorità. Questo gruppo ha messo insieme dei dirigenti. L’anno scorso c’era un direttore sportivo come Leandro Rinaudo che nel complesso non ha fatto male. Cambiando lui si è andati su un direttore sportivo come Morgan De Sanctis che personalmente non ho mai visto lavorare, non so come sia. Mai prima un direttore sportivo a Palermo era stato contestato così apertamente dal pubblico come accaduto domenica, vuol dire che non ha creato feeling con l’ambiente e non ha fatto niente per crearlo. Per me la contestazione verso il direttore sportivo a Palermo è una novità: prima, durante la mia esperienza e dopo di me non l’ho mai sentita. De Sanctis deve farsi delle domande su come si è proposto nel contesto. Se vai a lavorare nel Palermo devi saper gestire tante cose: il gruppo, la piazza, la stampa e tanto altro. Evidentemente non lo sta facendo bene. I risultati poi non aiutano. C’è Brunori la cui situazione è sempre poco chiara, è un calciatore importante e non gioca. Poi qualche acquisto non ha fatto vedere il suo valore. L’assenza di Brunori e lo scarso impatto di Le Douaron e di qualche altro nuovo acquisto stanno complicando le cose. E l’allenatore si ritrova a gestire un gruppo incompleto. Ho letto che la squadra è andata in ritiro: non l’avrei fatto così lungo.

Sabato il Palermo sfida il Sassuolo del mio amico Fabio Grosso che sta dimostrando tutte le sue capacità. Fabio ha in mano una grande squadra ed è un grande allenatore. Il Sassuolo sta facendo grandi cose, la classifica è dalla sua. La formazione neroverde è partita con ambizioni serie e le sta rispettando. Società, dirigenza con Carnevali e allenatore importante: il Sassuolo ha tutto per tornare in alto. Prove di risalita per il Frosinone. Piano piano tornerà in alto. L’inizio non è stato facile. Ma tutti conosciamo esperienza e capacità di Guido Angelozzi. Si riprenderà per tornare competitivo. Manca poco all’inizio del mercato di riparazione: si guarda prima ai bilanci. Passione ed entusiasmo non esistono più. Prima i conti. Non aspettiamoci calciatori importanti a gennaio ma rinforzi funzionali e che non facciano sforare i vari budget”.