Il Palermo è finalmente tornato alla vittoria ieri sera battendo l’Ascoli per 3-0 ed ha riconquistato la vetta solitaria della classifica. Oggi il rosanero contano 34 punti, +3 sul Brescia secondo e +5 dal terzo posto occupato da Pescara, Lecce ed Hellas Verona. Per parlare del successo degli uomini di Roberto Stellone e non solo, Ilovepalermocalcio ha contattato in esclusiva il responsabile dell’area tecnica del Palermo Rino Foschi: «E’ stata una bellissima partita. Alla fine del primo tempo eravamo in vantaggio con un’autorete davvero particolare ed è giusto perché come espressione di gioco meritavamo di vincere. Non con un’autorete, ma con dei gol che abbiamo sfiorato. Nel secondo tempo sapevamo che di fronte a noi avevamo una squadra con certe caratteristiche. L’Ascoli è bravo e compatto, ti colpisce nelle ripartenze. Noi siamo stati bravi, li abbiamo pressati e li abbiamo fatti sfogare. Il mister ha messo in campo la squadra come doveva, ottimamente, e i ragazzi si sono messi a disposizione». Rino Foschi predica comunque calma: «Adesso andiamo avanti. Restiamo con i piedi per terra, non demoralizziamoci né esaltiamoci».
La vittoria sull’Ascoli è arrivata anche grazie alla rete di Chochev, che quest’anno aveva trovato poco spazio per via di un lungo infortunio che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco per diverso tempo. Ieri la seconda partita da titolare della stagione e rete del 2-0: «I gol sono tutti importanti – ha detto Rino Foschi ad Ilovepalermocalcio – Per uno che è stato infortunato e che ha ritrovato i 90’ sono importantissimi. Ti danno tanta autostima, in allenamento e in vista della prossima gara. È importante come per Chochev anche per altri giocatori».
Il responsabile dell’area tecnica del Palermo è tornato di nuovo sulla partita andata in scena ieri sera allo stadio “Renzo Barbera”: «Ieri non è stata una partita facile, abbiamo fatto anche noi i nostri sbagli. Abbiamo battuto una squadra in una gara complicata. È arrivata una vittoria che non veniva da diverso tempo, perché in casa nelle ultime due gare abbiamo pareggiato una delle quali contro l’ultima in classifica (Livorno, ndr). Chi è andato in campo ha fatto il suo, qualcuno ha sbagliato ma non voglio dare i voti ai singoli. Hanno fatto qualcosa di importante, bravo il mister e bravi loro». Alcuni dei giocatori scesi ieri in campo, ovvero Rispoli, Jajalo ed Aleesami, sono in scadenza a giugno 2019 (oltre loro Pomini), ma per Rino Foschi non è il momento di parlarne. Il gruppo è compatto ed è bene sottolinearlo: «I rinnovi dei contratti riguardano i calciatori e la società. Stiamo andando avanti. Qui non ci sono malcontenti, c’è un gruppo di lavoro che deve raggiungere degli obiettivi. Struna è andato via felicissimo e siamo tutti contenti. Il lavoro va avanti, c’è il mercato ma non è il caso di parlarne oggi. Stiamo compatti, non ci perdiamo in chiacchiere».
Quella di ieri sera è stata la penultima partita del girone d’andata, oltre che del 2018, il responsabile dell’area tecnica del Palermo è già in grado di fare un bilancio di fine anno: «Abbiamo una media punti da promozione. L’anno scorso il Palermo ha chiuso il girone di andata con 39 punti e aveva giocato partite in più. Noi oggi ne abbiamo 34, vedremo a quanto chiuderemo se a 35 oppure no, ma la media è alta di 2 punti a partita circa. Il bilancio è questo. C’è continuità di risultati anche se abbiamo fatto qualche pareggio di troppo, abbiamo perso una sola partita a Brescia. Non mi voglio esaltare né deprimere, così come non mi sono esaltato dopo la vittoria di ieri né depresso dopo il pareggio col Livorno. Dobbiamo avere continuità di quello fatto fino ad oggi, il mio bilancio è questo gruppo compatto». Compattezza è la parola d’ordine del Palermo di quest’anno, decisamente meno lo era nella passata stagione terminata con l’obiettivo promozione fallito: «Se il gruppo rimane intatto e lavora bene come adesso – prosegue Rino Foschi ad Ilovepalermocalcio – possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Se invece ci sgretoliamo, un po’ come successo l’anno scorso, no. L’anno scorso si è perso un gruppo. Il bilancio è buono, bisogna mantenere questo modo di lavorare, non mi riferisco solo ai risultati. Si deve mantenere il gruppo sano. Ci può essere la prestazione più opaca, ma siamo compatti. Sono orgoglioso e soddisfatto perché li vivo ogni giorno. Oggi sono al campo, sono stato in ritiro, in tribuna. Siamo sempre vicini e sto vivendo un momento particolare di gioia perché quando vedo un gruppo compatto sono sicuro che da qualche parte arriviamo. Quando non c’è compattezza nascono i problemi».
Il calciomercato è alle porte. La sessione invernale aprirà i battenti il 3 gennaio e si concluderà il 31 dello stesso mese, in seguito alla decisione di posticiparne la chiusura originariamente prevista per il 18. Decisione che non trova affatto d’accordo Rino Foschi: «Non sono d’accordo con il prolungamento della sessione invernale del mercato. C’era una regola che diceva che si chiudeva il 18 gennaio e le regole non si cambiano in corsa. Quando la squadra è in vacanza va bene, giocare col mercato aperto è diverso. Il mercato aperto a campionato in corso può creare dei problemi e delle falde nel gruppo che deve restare compatto. Ma questo vale per tutte le società. Sono pienamente in disaccordo, sia in estate che in inverno si deve chiudere prima che inizi il campionato. I giocatori giocano, si possono infortunare. Il discorso sarebbe diverso se si lasciasse il mercato aperto per i giocatori seriamente infortunati, minimo due mesi. Allora in questo caso ci potrebbe stare. Col mercato più lungo si fanno dei danni negli spogliatoi».