«Lo sapete che per due mesi hanno lavorato gli inglesi in modo strano. Lo conoscevano e l’hanno mandato a Palermo. Sicuramente non gli hanno detto la verità, lui si è trovato un po’ in difficoltà, non è una cosa normale che arrivi e non vieni presentato. A me non andava bene non per lui, ma per l’operazione. Oggi abbiamo parlato con il suo avvocato da Roma e la sorella. Gli sembrava strano che una società si comportasse in un certo modo ma adesso ha capito. Non si è scusato con me né io con lui. Sicuramente non abbiamo avuto un primo impatto da professionisti. Lui non c’è rimasto bene, fino a stamattina era indeciso se restare o meno. Erano più decisi per la risoluzione del contratto e avevano le loro ragioni. Non eravamo contenti, oggi ci siamo conosciuti meglio e siamo contenti entrambi. Ha scoperto chi sono io e chi è la vera società». Queste sono le parole di Rino Foschi, presidente del Palermo, durante la presentazione di Niklas Gunnarsson.