Episodio shock nella sfida under 15 tra Fortitudo Bagheria e Ribolla. Ieri, il padre di un ragazzino di 14 anni militante nella squadra bagherese, ha colpito con un pugno il tecnico Giuseppe Capuano, che è stato poi accompagnato al Pronto soccorso di Bagheria. Pugno duro della società che ha espulso il padre e il bambino. Ecco quanto affermato dal presidente Figlia: “Io e con me la società nelle componenti dirigenziali e tecniche, esprimiamo piena solidarietà a un allenatore che, prima ancora di essere un tecnico professionale e appassionato, è una persona perbene. Una persona che incarna perfettamente quei valori che, da sempre, fondano la nostra idea di sport e di calcio: etica, lealtà, educazione e rispetto. Porró in essere con immediatezza e personalmente gli inevitabili provvedimenti verso l’autore del gesto, perché la violenza nella mia visione dello sport non è concepita e mai giustificata o giustificabile. Oggi la Fortitudo, con quanto successo, ha subito una metaforica sconfitta che fa molto male e che dimostra come professare certi valori positivi non è mai abbastanza. Tuttavia, non sarà un ignobile e isolato cortocircuito a spegnere in noi la voglia di continuare a spendersi perché i valori di cui sopra trionfino ogni giorno nel calcio e -in generale-nella vita”.