Football Video Support: il nuovo strumento tecnologico per la Serie C e la Serie A femminile

Il calcio italiano si prepara a introdurre una nuova tecnologia per supportare le decisioni arbitrali nei campionati ancora sprovvisti di VAR. A partire dalla prossima stagione, in Serie C e Serie A femminile verrà sperimentato il Football Video Support (FVS), un sistema che consentirà agli arbitri di rivedere le immagini delle partite trasmesse in televisione direttamente a bordo campo.

Come riportato da Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport, la FIGC ha già inviato una richiesta formale a FIFA e IFAB (International Football Association Board) per ottenere l’autorizzazione all’uso del nuovo strumento. Il presidente Gabriele Gravina, promotore dell’iniziativa, ha sottolineato come l’Italia si confermi in prima linea nell’innovazione calcistica.

Come funziona l’FVS
Non si tratta di un’alternativa alla VAR, ma di un sistema più leggero e meno complesso. L’arbitro potrà rivedere le immagini disponibili in TV su un monitor a bordo campo, senza però il supporto di una sala di controllo esterna né l’uso di software avanzati.

Le principali differenze con la VAR evidenziate da Esposito sulla Gazzetta dello Sport sono:

Il numero limitato di telecamere disponibili (da 2 a 4, contro le almeno 13 utilizzate in Serie A).
Nessun tracciamento delle linee del fuorigioco, rendendo questa valutazione più complessa.
Mancanza di un arbitro dedicato alla revisione in una sala VAR, con la decisione affidata solo al direttore di gara sul campo.
L’introduzione della “chiamata” degli allenatori
Una delle novità più significative introdotte con l’FVS riguarda la possibilità per gli allenatori di richiedere la revisione di un’azione specifica. Si potrà intervenire su episodi chiave, in linea con il protocollo VAR, come:

Situazioni di gol/non gol.
Assegnazione di calci di rigore.
Espulsioni dirette.
Scambi di identità tra giocatori.

Ogni squadra avrà due possibilità di richiamo per partita. Tuttavia, se la revisione porta a una correzione della decisione arbitrale, la chiamata non verrà conteggiata. Questo significa che ogni squadra avrà un massimo di due richieste errate per gara.

Prospettive future e possibili sviluppi
Se il meccanismo della “chiamata” dovesse funzionare senza intaccare il flusso della partita, potrebbe aprire la strada a un’evoluzione della VAR con chiamata diretta da parte dei club, ipotesi finora scartata dall’IFAB. Attualmente, infatti, la revisione tramite VAR avviene esclusivamente su iniziativa dell’arbitro o dei suoi assistenti nella sala di controllo.

Come sottolineato da Esposito sulla Gazzetta dello Sport, il calcio è in continua evoluzione e l’introduzione dell’FVS rappresenta un primo passo verso un sistema tecnologico più diffuso anche nelle categorie inferiori. Per una rivoluzione completa, però, bisognerà ancora attendere.