L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Federazione spagnola in affari con Piquè.
Può il presidente della Federcalcio fare affari milionari, legati al mondo del pallone, con un giocatore del Barcellona, nonché proprietario di un club affiliato alla stessa federazione? Questa la domanda sospesa da ieri sul “futbol”, con tanto d’interrogazione parlamentare, dopo le prime rivelazioni sul “Caso Supercoppa” del Confidencial.
Rubi e Geri I protagonisti della vicenda sono Luis Rubiales, presidente della Rfef, e Gerard Piqué, del Barça, proprietario dell’Andorra, fondatore e Ceo di Kosmos Holdings. Hanno allargato il formato della Supercoppa portando la competizione in Arabia Saudita, con benefici economici. Il presidente federale perché ha un contratto con una parte fissa e una variabile legata agli introiti della Rfef. Il calciatore per la commissione attribuita alla Kosmos per l’opera prestata. La prima quantità non è nota, la seconda sì: la società di Piqué si è assicurata 24 milioni di euro, 4 all’anno per i 6 nei quali la Supercoppa sarà organizzata in Arabia Saudita.
Calciatore e imprenditore. Nel 2018 Piqué ha contattato Rubiales per proporgli l’allargamento della Supercoppa alla seconda della Liga e alle due finaliste della Coppa, in modo da aumentare la cifra richiesta per i diritti tv. Rubiales ha accettato e ha contattato il Real per sondare il terreno e chiedere la disponibilità del Bernabeu. Dalla Casa Blanca non hanno dato lo stadio e hanno chiesto 8 milioni di euro per andare all’estero. Piqué, forte dei suoi contatti con l’Arabia, ha offerto a Rubiales un pacchetto: «Otto milioni al Madrid e al Barça, 2 e 1 agli altri, 6 a voi». Cifre registrate in un audio che ieri ha fatto il giro del mondo. Gli altri erano Atletico e Valencia, che si sono lamentate per la sperequazione. La trattativa è andata avanti e si è chiusa nel settembre 2019 per cifre più elevate: 40 mln all’anno alla Rfef, 4 a Kosmos.
Le polemiche Prima e dopo la chiusura dell’affare Supercoppa non sono mancate le polemiche. La Commissione Etica della Rfef non vedeva bene la scelta dell’Arabia, Paese con pena di morte e forte discriminazione di genere e sessuale, e non essendo stata presa in alcuna considerazione da Rubiales si è dimessa in blocco. Mentre Rubi e Geri facevano affari, all’Andorra, che militava nella quinta serie, nell’estate ’19 veniva assegnato il posto lasciato vacante dal Reus in terza, con proteste di altri club interessati alla promozione che segnalavano l’amicizia tra Rubiales e Piqué. Poi era emerso anche il ruolo della Kosmos nell’affare della Supercoppa, e il presidente era andato in radio a dire di non sapere nulla di commissioni per la società dell’amico. I documenti di ieri evidenziano il contrario: fu Rubiales a far sbloccare i pagamenti alla Kosmos incagliati. Per tutti questi motivi ieri Carles Mulet, senatore di Compromis, ha chiesto che Rubiales vada a dare spiegazioni in Parlamento. Alla federcalcio si dicono tranquilli, ma il terremoto è appena iniziato.