Foggia, Pelusi: «Io e Felleca non vogliamo lasciare. La Pintus forse non ha la forza per la C»
La diatriba tra il Presidente del calcio Foggia 1920 Roberto Felleca ed il socio Maria Assunta Pintus pare non voglia terminare soprattuto alla luce delle dichiarazioni rese alla stampa, nelle giornata di ieri, proprio dalla Pintus. A parte la smentita immediata del numero uno del Club rossonero non sono tardate le riflessioni decise e ponderate dell’Amministratore Delegato del calcio Foggia Davide Pelusi che, tirato in ballo nella querelle, intervenuto a “Ilfoggia.com”. Ecco qui di seguito le sue parole:
«Voglio subito fugare tutti i dubbi circa la nostra intenzione di abbandonare il progetto e le voci che sono uscite ieri sono tutti tentativi di manipolazione. E’ chiaro che l’intenzione è quella di far uscire allo scoperto noi e di separare le quote dell’uno e dell’altra in modo tale che ognuno possa procedere più speditamente ad uscire da questa situazione di stallo della Corporate. Questo si sta provando in tutti i modi di fare. Personalmente poi rifacendo un pò tutti i collegamenti della stagione posso pensare che questa uscita della Pintus è strumentale o un pò per bloccare le cose o perchè magari non si vuole che il Foggia vada in C perchè lei non avendo la potenza economica per fare un campionato superiore ha tutto l’interesse che il progetto vada in stallo. Non credo alla Pintus unica proprietaria perchè sul piatto della bilancia andrebbero messi un bel pò di soldoni non certo quelli che ha chiesto per cedere le proprie quote anche perchè vorrebbe dire che in sette mesi si è lavorato talmente bene che il valore del club è lievitato e che va in contraddizione con le sue dichiarazioni circa la cattiva gestione del club se poi chiede tre milioni di euro per le sue quote. Se poi lei dovesse uscire allo scoperto, e visto che mette le cose in piazza, da sola o accompagnata da qualche altro individuo interessato ad entrare in Società, che dica quali sono i suoi progetti seri. Io ho l’impressione che sia tutta una boutade, un millantare, anche perchè se tu vuoi fare una proposta di acquisto non lo dichiari pubblicamente in questa maniera ma fai una seria proposta scritta e non mi sembra che fino ad oggi nè io nè Roberto abbiamo mai ricevuto nulla in tal senso. Quindi mi chiedo perchè fare prima un annuncio pubblico in questa maniera e poi far seguire atti concreti? Evidentemente l’intenzione della Pintus è quello di destabilizzare l’ambiente e creare confusione per far sì che noi ci si concentri su queste questioni e non sulla fattibile risalita in serie C. Noi in questo momento stiamo focalizzando tutti i nostri sforzi e siamo operativi per conquistare la Lega Pro e sinceramente non possiamo pensare ai suoi capricci. Se lei ci tenesse davvero al Foggia in questo particolare momento sarebbe al nostro fianco per centrare l’obiettivo della risalita nella serie superiore invece di strumentalizzare tutto e tutti alla vigilia di una settimana decisiva dove ci stiamo giocando questa possibilità e non facciamo una bella figura agli occhi di tutta l’Italia oltre che dei vertici della Lega che assistono a questo teatrino e che potrebbero farsi cattive idee sulla solidità economica di questa Società. E’ un atteggiamento gravissimo e lei sta dimostrando di avere tutti altri interessi che quelli del Calcio Foggia. E’ chiaro, e lo abbiamo anche dichiarato, che a testimonianza della serietà nostra e del progetto stiamo lavorando per rinforzare e per affrontare bene il prossimo campionato che ci auguriamo tutti possa essere di lega Pro. E per fare questo ci stiamo muovendo nel massimo della riservatezza e non deve uscire nulla perchè è così che si lavora. Si chiudono gli accordi, si stilano i programmi e poi si comunica agli organi di stampa e quant’altro. Quindi c’è chi in questo momento sta lavorando seriamente e chi ha deciso di fare le sceneggiate di piazza, poi se qualche tifoso si vuol lasciare confondere da questa confusione che lo faccia pure e che creda a chi millanta impianti sportivi e dice di tenere al Foggia e poi rema contro. Il Foggia vale tre milioni e poi lo si affossa e si rema contro. Non ci piace fare i cafoni arricchiti e aldilà di tutto dico che i frutti faranno riconoscere l’albero. In realtà adesso ho interrotto il progetto al quale stavo lavorando e per il quale farò un comunicato in giornata che riguarda il rimborso degli abbonamenti per le gare non disputate e di cui i nostri tifosi non hanno fruito. Saremmo la prima squadra di Lega Pro e forse secondi solo alla Roma calcio perchè abbiamo da tempo concordato con la Viva Ticket tutto il piano di rimborso degli abbonamenti. Non potevamo uscire con questa notizia finchè non avremmo avuto la certezza dello stop definitivo dei campionati. Perchè senza la sospensione non avremmo avuto la certezza che le rimanenti gare in calendario non venivano disputate. Ho interrotto il lavoro perchè vengo continuamente distratto da da questi disturbi che devi comunque gestire e devi comunque dare conto ai tifosi che ti chiamano e che vogliono sapere come stanno el cose, alla stampa che fa il suo mestiere e quindi attenzione a quello che devi dire pesando bene le parole. Non devi violare soprattutto gli accordi di riservatezza. Questi se ne fregano e riservatezza zero. Ripeto, se tu hai una seria intenzione non lo dici e se tu lo preannunci solo senza fare nulla hai solo intenzione di apparire, di recare danno e destabilizzare l’ambiente. E io mi chiedo con quale obiettivo? E io ho il fondato dubbio che tutta questa confusione abbia come finalità quella di non farci ripescare in terza serie. Perchè probabilmente non vuoi che si vada in Lega Pro allora? Perchè i costi sono maggiori e lei non è in grado di far fronte agli impegni presi. E come lei si permette di dire che noi vogliamo abbandonare il progetto e vendere le quote io mi permetto di avanzare delle ipotesi. Vuole gettare scredito sulle persone e così facendo lo fa solo sul Calcio Foggia. Se si continua a fare solo i propri interessi si fa del male solo al Calcio Foggia e non va bene, noi non ci stiamo. Crei confusione a livello di tifoseria e a livello istituzionale perchè siamo sotto i riflettori dei vertici della Lega che deve decidere il nostro futuro e questo è grave. In conclusione non abbiamo intenzione di abbandonare il progetto ma renderlo più forte e più solido soprattutto in previsione di affrontare las Lega Pro. Il discorso di vendere è funzionale al rinforzo del progetto. E’ chiaro che non ne possiamo parlare. Se dobbiamo far entrare nuovi soci delle quote vanno vendute e qualcosa dovrà accadere ma se non dovessero esserci ulteriori ingressi noi andremo avanti da soli e confermiamo l’impegno a rendere il progetto più solido perchè vogliamo salire in Lega Pro».