«Si c’è stato un contatto. Il 17 dicembre 2020 ho indirizzato la mia proposta, via mail, a tutti i soci (Felleca, Pintus e Pelusi ndr.) pari ad un milione di euro per rilevare l’intera società a patto di ricevere una risposta in forma scritta entro la fine dell’anno (2020, ndr). Il 27 dicembre, non avendo avuto ancora una risposta, risollecito e l’unico che risponde è il dottor Roberto Felleca dicendo che c’era stato il consiglio di amministrazione il 24 dicembre, anche se a mio parere non c’era stato nulla perché vedendo le numerose interviste sembravano impegnati con questo gruppo che voleva acquisire il Foggia, e dunque nel mio cda non sarebbe stata approvata la mia offerta.
A cavallo tra il 4 e il 5 gennaio ho avuto modo di riavere un contatto facendo un offerta solo al dottor Felleca pari a 700mila euro solo per il suo 50%; Felleca però mi chiedeva uno svincolo da parte della dottoressa Pintus in merito al fatto che quest’ultima può esercitare il diritto di prelazione. Così mi sono adoperato ma con molta eleganza e molta educazione la Pintus mi ha detto che mi dovevo fare gli affari miei perché non faccio parte di quella famiglia (l’attuale società ndr) e che avrebbe preferito che quel passaggio lo facesse direttamente Felleca con lei.
Mi ha detto che l’offerta fatta dal gruppo (quello di Di Silvio)era pari a 840mila euro; al che gli ho detto va bene rilancerò. Non ho però avuto più risposta. La cosa più strana è che prima mi ha deriso e poi è tornato a Canossa come si dice a Roma, è tornato da me. Cara dottoressa Pintus, faccia questo sforzo, acquisisca l’altro 50% e poi sono pronto anche io a venire da lei a Cagliari e metterci a tavolino per un progetto serio. Con lei potrei fare anche il discorso del centro sportivo per la città e per il Calcio Foggia». Queste le parole dell’imprenditore Gianluca Pellino, rilasciate ai microfoni di “Kick off” in merito all’acquisizione del Foggia Calcio.