Foggia-Palermo, Baldini: «In squadra non ci sono riserve, sono tutti titolari. Damiani…»

Silvio Baldini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Foggia.

Ecco le sue parole:

«Damiani non ha problemi di adattarsi nei meccanismi, conosce me e il mio lavoro, sa cosa cerco quando alleno. Il suo problema è solo uno: quest’anno non ha giocato, ha avuto un problema alla caviglia e sta cercando di rimettersi alla pari degli altri. Dobbiamo ancora vedere il vero Damiani, da lui pretendo il massimo e che torni ad essere quel giocatore che ho allenato in passato e che può fare la differenza. Turn-over? Lo faccio quando i giocatori hanno piccoli problemi, ma ci tengo a dire che io non facci distinzione tra titolari e riserve. Il Palermo ha solo titolari, come per esempio Soleri che appena entra fa bene come fai a chiamarlo riserva? Sono tutti ragazzi titolari perché fino ad oggi mi hanno dimostrato di essere bravi a fare ciò che gli ho chiesto. Mi auguro che chi domani giocherà saprà cogliere l’occasione per dare una svolta al nostro campionato. In questo periodo che ho allenato la squadra ho visto crescere tutti, li ho visti migliorare. Purtroppo ci facciamo spesso inghiottire dagli episodi negativi della partita. Sabato abbiamo superato questo esame, dopo essere rimasti in dieci ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo portato a casa la vittoria e questo è un risultato importante. Difesa a 3? Sicuramente la possibilità c’è, i ragazzi hanno saputo interpretare bene la gara sia in 11 che in 10. Giron giocava in una posizione molto avanzata e questo ci ha dato qualche vantaggio. Poi in 10 gli esterni dovevano difendere. I ragazzi sono stati eccezionali. A tre soffriamo di meno? Uno pensa le cose quando ti accadono. Un allenatore deve guardare tutto ciò che succede nel proprio percorso, io vado di pari passo con quello che leggo nella gara in corso. La squadra ha risposto benissimo con l’uomo in meno. Sappiamo che dobbiamo essere in grado di leggere le varie situazione che accadono in partita non come punizioni ma come regalo».